Quando la candidata del centrodestra in Calabria diceva che «i neri sono fortunati perché non si devono truccare» – Il video

Quella volta in cui Jole Santelli ironizzò sulla pelle degli afrodiscendenti per dimostrare di non essere razzista

Gennaio 2014. Jole Santelli (Forza Italia), attuale candidata del centrodestra alle elezioni regionali in Calabria e ex esottosegretaria alla Giustizia e Lavoro, commentava in diretta Tv il caso di Cécyle Kyenge.


Dal momento del suo insediamento al governo come ministra dell’integrazione, Kyenge era stata al centro di commenti razzisti e frasi offensive. L’insulto che più fece polemica fu quello che le rivolse il leghista Roberto Calderoli, allora vicepresidente del Senato, che la paragonò a un orango.


Parlando proprio di razzismo, Santelli, in diretta su Agorà, disse: «Posso dire che devo contenere l’immigrazione e non aver nessun tipo di problema e ritenere che chi vive in Italia da 20 anni, è perfettamente integrato… poi magari ha la fortuna di non doversi truccare, e quindi è più fortunato di noi».

Video: repubblica.it

La frase suscitò immediate reazioni polemiche, e lo stesso conduttore Gerardo Greco intervenne poco dopo con un post su Twitter prendendo le distanze dall’uscita della deputata.

L’episodio ha fatto capolino nella mente dei più attenti che, a qualche ora di distanza dalla presentazione ufficiale della sua candidatura, hanno cominciato a condividere sui social la notizia risalente a 5 anni fa.

La candidatura alle regionali

Jole Santelli è attualmente parlamentare di Forza Italia e coordinatrice di partito in Calabria. Fino a poco tempo fa ricopriva anche la carica di vicesindaca a Cosenza.

Il 19 dicembre, una nota di Fi l’ha indicata come candidata di centrodestra alla corsa per la presidenza calabrese. «Sono emozionata per questa designazione e sono pronta ad affrontare la sfida regionale con tutta la passione che mi è propria», aveva detto Santelli.

«Ringrazio i tre leader del centrodestra e tutti i responsabili dei partiti e delle liste a sostegno di questa candidatura che nasce dalla consapevolezza di dover lavorare per rendere giustizia a una regione che vive una fase di oscurantismo senza precedenti».

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