Giappone: il Paese più anziano del mondo diventa ancora più vecchio

Meno di 900 mila nati, il picco più basso dall’Ottocento

Nel 2019 sono nati meno di 900.000 bambini in Giappone, un record per il Paese con la più bassa natalità al mondo. Il governo ha pubblicato i dati il 24 dicembre, rivelando una crisi della fertilità più grave del previsto: la natalità in Giappone è calata di circa il 5.9% quest’anno toccando il suo picco più basso dal 1899.


Il problema l’Italia lo conosce molto bene: una popolazione più anziana significa un aumento dei costi per lo Stato. Secondo alcuni analisti citati da Reuters, in Giappone questo fenomeno rappresenta un significativo freno alla crescita.


Con 864.000 bambini nati (54.000 in meno rispetto all’anno precedente), il 2019 è stato l’anno di maggior declino dal 1975. Secondo il governo il declino, in atto da 13 anni consecutivi, è dovuto al restringimento della popolazione femminile compresa tra i 25 e i 39 anni. Oltre a questo diminuiscono anche i matrimoni, che hanno raggiunto nel 2019 un livello minimo dal dopoguerra.

Il governo di Shinzo Abe conta, tramite l’introduzione di fondi destinati alle neomamme e l’accesso facilitato agli asili nido, di innalzare il tasso di natalità e garantire un ricambio generazionale.

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