Spotify cambia musica e punta (anche) sui podcast: investimenti per 500 milioni di dollari

L’azienda è pronta a cambiare per sempre la propria “reputazione di servizio di streaming musicale”

Spotify pensa a una rivoluzione nell’industria dello streaming. Sebbene la cosa sia in rodaggio da un bel po’, il direttore responsabile della piattaforma, Dawn Ostroff, pensa di puntare tutto sui podcast. La metamorfosi sarà un modo per “difendersi” dalla concorrenza spietata degli altri portali che offrono musica in streaming, come Apple, Amazon, Tidal e Google. Ad oggi questo settore conta circa 113 milioni di abbonati. La piattaforma, fondata nel 2006 a Stoccolma, sborserà già per la fine del 2019 circa 500 milioni di dollari, acquisendo società collegate ai podcast. Tra i grandi acquisti dell’anno nuovo, sono inclusi Anchor, un’app per la creazione di podcast e Gimlet, uno dei maggiori produttori di podcast.


Il prezzo per entrambe è di 340 milioni di dollari. Un acquisto significativo, soprattutto considerando che le entrate pubblicitarie stimate per l’intero mercato del podcast degli Stati Uniti erano di 479 milioni nel 2018. Spotify non garantisce che questo cambio di rotta porterà abbastanza introiti a coprire le spese relative agli investimenti che sta compiendo ora, ma ha dichiarato di accettare il rischio. Nonostante questo, la piattaforma è pronta a cambiare per sempre la propria “reputazione di servizio di streaming musicale”, come ha dichiarato alla Cnn.


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