Scandalo #metoo, Harvey Weinstein rischia altri otto processi

Dopo il tentativo di patteggiamento, i guai per il produttore non sembrano finiti

Dopo le nuove accuse per molestie da parte di un’ex modella polacca, Kaja Sokola, i pm di Los Angeles hanno svelato che su Harvey Weinstein incombono altri otto processi. La polizia di Beverly Hills e di Los Angeles ha portato quattro casi ciascuna davanti ai pubblici ministeri, che li stanno esaminando per decidere se procedere. In un’email all’Associated Press il portavoce di Weinstein, Juda Engelmayer, ha affermato di non avere per il momento nulla da aggiungere. Jackie Lacey, procuratrice distrettuale della Contea di Los Angeles, ha creato una task force speciale per gestire le denunce di molestie sessuali legate al fenomeno #metoo, esplose negli ultimi due anni. Nessuno dei protagonisti dello scandalo, tra cui Weinstein ma anche Kevin Spacey e James Toback, sono stati condannati. Secondo il New York Times, l’ex produttore cinematografico e il consiglio del suo studio cinematografico hanno raggiunto un accordo provvisorio da 25 milioni di dollari con le decine di donne che l’hanno accusato di violenze sessuali. Questi andrebbero divisi tra le vittime, tra cui Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Lupita Nyong’o e Ashley Judd. Harvey Weinstein, che continua a negare tutte le accuse di rapporti sessuali non consensuali, avrebbe potuto evitare di dichiararsi colpevole. Con l’accordo patteggiato dai legali di Weinstein, non sarebbe inoltre il produttore a risarcire la vittime, ma i creditori e assicuratori della Weinstein Company, attualmente in bancarotta. L’accordo provvisorio fa parte di un accordo più ampio da circa 47 milioni di dollari che prevede il risarcimento anche dei collaboratori e clienti del produttore cinematografico.


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