La sfida green: in Trentino il primo impianto sciistico d’Europa “plastic free”

La struttura che si prepara a diventare pioniera dell’ambientalismo solo nello scorso inverno aveva attratto 137mila sciatori

Il Trentino si prepara a creare il primo impianto sciistico senza nemmeno una fibra di plastica. Dopo aver scoperto che un ghiacciaio vicino conteneva una quantità significativa di microplastiche, la regione si sta attivando perché con il nuovo progetto vengano messi al bando l’uso di bottiglie di plastica, borse, posate, piatti, cannucce, tazze e bustine per condimenti.


L’obiettivo di rendere plastic free Pejo 3000, un piccolo resort in Val di Sole, è entrato nel vivo già da inizio dicembre. L’impianto, però, conta di riuscire a diventare il primo in Europa senza una fibra di plastica e di imporre quindi le sue misure ecologiche alle zone circostanti.


La struttura che si prepara a diventare pioniera dell’ambientalismo solo nello scorso inverno aveva attratto 137mila sciatori. Dopo la fase iniziale, il resort Pejo 3000 lavorerà per eliminare i prodotti che producono una notevole quantità di microplastiche: a gennaio rimuoverà le coperture in plastica dai suoi skipass giornalieri.

Secondo gli scienziati dell’Università di Milano, l’accumulo delle microplastiche sul ghiacciaio Forni, che fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio, è causato in buona parte dalle attrezzature e dall’abbigliamento degli sciatori.

«Se i prodotti in plastica raggiungono le montagne, rimarranno lì per un lungo periodo di tempo, anche decenni, e poi si trasformeranno in danni ambientali e sanitari. Entreranno anche nella catena alimentare», ha raccontato al The Guardian il glaciologo Christian Casarotto.

E ha poi aggiunto: «Sono urgentemente necessari progetti che mirano a limitare l’uso di prodotti in plastica. Dovrebbero essere applicati in tutte le Alpi».

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