Napoli, parla l’operatore sanitario dell’ambulanza sequestrata: «Persone che non hanno nulla da perdere» – Il video

di OPEN

«In questo momento ho tanta rabbia, vorrei mollare tutto e non fare più questo lavoro», dice l’uomo

«Mi sono sentito male, sono ora sotto terapia. Ha avuto paura, perché non sai cosa che ti può succedere, di fronte a persone che non hanno nulla da perdere». A parlare è uno degli operatori sanitari del 118 che si trovava in servizio all’ospedale Loreto Mare di Napoli, dove ieri il personale è stato sequestrato e costretto da un gruppo di ragazzi – una quindicina – prima a salire sul mezzo di soccorso e poi a eseguire un intervento, con la forza, per medicare un 16enne che aveva una semplice distorsione al ginocchio.


Giunti sul posto, al rione di Case nuove, gli operatori sanitari del 118 sarebbero stati circondati da «un’orda di astanti inferociti» che li avrebbero «ricoperti di insulti». «Avevo paura che mi sottraessero l’ambulanza», dice l’uomo nel video. L’equipaggio sarebbe stato costretto a trasportare il ragazzo nell’ospedale nonostante le ferite giudicate di lieve entità.


«In questo momento ho tanta rabbia, vorrei mollare tutto e non fare più questo lavoro», dice l’uomo. «Non se ne può più. Ognuno si sente autorizzato a fare quello che vuole. Siamo inermi e non possiamo difenderci, non abbiamo mezzi. Ho chiesto il trasferimento più volte».

In copertina Nessuno Tocchi Ippocrate/Facebook.

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