Aereo caduto a Teheran, l’Ucraina annuncia nuovi elementi dagli Usa. Oggi confronto Zelensky-Pompeo

Il capo dell’aviazione civile iraniana continua ad assicurare che la caduta non è stata provocata da un missile

Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina «dati importanti» sul disastro aereo dei giorni scorsi in Iran. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri di Kiev. A dichiararlo è il ministro degli Esteri ucraino Vadym Prystaiko su Twitter: «Il presidente Zelensky ed io abbiamo incontrato rappresentanti americani. Abbiamo ricevuto dati importanti che saranno analizzati dai nostri esperti». Nella giornata del 9 gennaio, fonti del Pentagono avevano ipotizzato che il Boeing della Ukraine International Airlines, schiantatosi l’8 gennaio poco dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran, fosse stato colpito da un missile per errore, ma le autorità iraniane si sono dette certe che non ci sia di mezzo nessun missile.


Il confronto tra Pompeo e Zelensky

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il presidente ucraino discuterà oggi con il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo in merito alla tragedia aerea. «La teoria secondo la quale l’aereo sia stato colpito da un missile non è esclusa ma non è finora confermata», ha dichiarato Zelensky, ripreso dall’agenzia Interfax. «Considerando le ultime dichiarazioni stampa dei capi di Stato – ha proseguito il presidente ucraino- chiediamo a tutti i partner internazionali, principalmente ai governi di Usa, Canada e Gran Bretagna, di fornire alla commissione investigativa informazioni e prove riguardanti lo schianto dell’aereo».


La posizione dell’Iran

Nonostante un video e altre presunte prove – a sostegno delle quali vengono citate fonti dell’intelligence – che confermerebbero che l’aereo ucraino diretto a Kiev da Teheran è stato abbattuto da un missile, l’Iran continua a rimandare le accuse al mittente. «L’aereo ucraino caduto a Teheran non è stato colpito da un missile», hanno ripetuto le autorità iraniane. Ma con un’inversione di tendenza rispetto alle dichiarazioni precedenti, l’Iran ha accettato di collaborare all’inchiesta con l’Ucraina e il colosso Boeing. A riportarlo è l’agenzia di stampa Irna che, citando un portavoce del ministero degli Esteri, ha riferito che Teheran «ha invitato sia l’Ucraina che la società Boeing a partecipare alle indagini».

Il portavoce ha anche detto che potranno prendere parte all’inchiesta gli esperti degli altri Paesi i cui cittadini sono morti nell’impatto aereo. Nell’incidente sono morte 176 persone: 82 iraniane, 63 canadesi, 11 ucraine, 10 svedesi, 4 afghane, 3 britannici e tre tedeschi. La collaborazione dell’Iran è un passaggio importante perché ora Teheran potrebbe fornire le scatole nere dell’aereo, fondamentali per ricostruire la dinamica dell’incidente. Finora le autorità iraniane avevano rifiutato di fornire i dispositivi agli altri Paesi i cui cittadini sono rimaste vittime del disastro aereo. Il capo dell’aviazione civile iraniana continua ad assicurare che la caduta non è stata provocata da un missile. «Abbiamo bisogno di tempo per analizzare quel che è accaduto e dobbiamo creare una commissione per farlo – ha detto – ma quello che vi possiamo dire per certo è che l’aereo ucraino non è stato abbattuto da un missile».

Foto di copertina: Ansa – repertorio

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