Roma, blitz dei NoTav in solidarietà alla pasionaria Nicoletta Dosio: «Una grande opera voluta dalla mafia» – Le immagini

Molti dei presenti indossavano una parrucca rossa per ricordare simbolicamente l’attivista

Un blitz della rete No Tav Roma è stato messo in atto oggi, 10 gennaio, davanti al ministero di Grazia e Giustizia, nella Capitale. I manifestanti hanno portato con loro uno striscione che hanno poi srotolato, con la scritta Nicoletta libera tutti, distribuendo volantini e parlando con i passanti.


Molti dei presenti indossavano una parrucca rossa per ricordare simbolicamente l’attivista No Tav Nicoletta Dosio, dal 30 dicembre in carcere.


«Siamo davanti a questo ministero che dovrebbe garantire la giustizia nel nostro paese mentre invece garantisce il privilegio di pochi e la repressione per chi resiste ai soprusi. Chiediamo libertà immediata per tutti gli arrestati nella lotta popolare contro il raddoppio della linea Torino-Lione», spiegano.

Gli attivisti raccontano poi che quello che è accaduto a Dosio è emblematico: il suo caso, infatti – secondo loro – è significativo per il tipo di «repressione che gli inquirenti hanno voluto utilizzare».

«La scelta di Nicoletta di non chiedere misure alternative è consapevole e coraggiosa e toglie il velo ad un sistema marcio, dove la legalità non è giustizia», hanno continuato gli attivisti.

La protesta si sposta sulla costruzione del Tav, considerata dai manifestanti un’opera che attira a sé solo speculazione: «lo vogliono le mafie e non è un caso che le inchieste delle settimane scorse abbiano svelato che l’ndrangheta chiede “di continuare con i lavori del Tav” attraverso i propri emissari nella politica», dicono.

E aggiungono: «è un sistema collaudato evidentemente per scambi di potere e favori, che il movimento NoTav denuncia da sempre».

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