Chi c’è dietro il network di IoSonoItalia e il gruppo Liberazione italiana

Chi c’è dietro il profilo di IoSonoItalia? Ecco tutte le tracce che portano a una famiglia del bresciano

Chi c’è dietro la pagina IoSonoItalia di una giovane quindicenne di Brescia che in questi giorni ha fatto parlare di se per la presunta aggressione subita sabato 18 gennaio 2020 senza però trovare riscontro dalle autorità e pubblicando un referto medico rubato da un’altra storia?


Secondo alcuni utenti, come nel caso di RadioSavana, si tratterebbe di un account creato ad arte «dalla sinistra» per mettere in difficoltà l’area sovranista. In questo articolo ripercorro tutto un filone che avevo già scoperto in parte nell’aprile del 2019 e che avevo condiviso con una collega per discutere del fenomeno IoSonoItalia. Il network risulta associato a un gruppo o associazione chiamata Liberazione italiana.


Il referto e l’anonimato

Il referto medico che aveva condiviso per sostenere l’aggressione non era suo e lo ha ammesso solo dopo che qualche utente se ne era reso conto. La foto del referto era stata pubblicata nella pagina principale di IoSonoItalia il 19 gennaio 2020 alle ore 18:30, ma il primo post era stato pubblicato nella pagina ItaliArdita alle ore 18:23 modificato alle 19:44 per ammettere che il documento era di un’altra persona.

La scusa fornita ai fan per correre ai ripari era il non voler fornire dati che permettessero di risalire all’identità della ragazza:

COMUNICATO AI MIEI AMICI FOLLOWERS
Cari amici, il referto che ho pubblicato non è il mio, ma è praticamente identico al mio tranne che per il dato riferito all’arcata dentaria. Con un’altra differenza e cioè che a me hanno dato 15 giorni anziché 10. È un anno che i cani di sinistra cercano di sapere come mi chiamo, dove abito, dove vado a scuola. È un anno che studiano ogni stratagemma possibile facendo spesso anche la parte degli amici per farmi svelare i miei dati personali. È un anno che mi diffamano sperando che io o la mia famiglia sin spongano con denunce portando così alla luce il mio ver nome e cognome, ma col cavolo che ci riescono. E se pensavano che questa volta, in questa occasione, a fronte di questa vergognosa aggressione sarei arrivata ad offrirgli l’opportunità di risalire a me e alla mia famiglia, si sbagliano di grosso.
Per cui state tranquilli. Abbiate fiducia in me come l’avete sempre avuta dato che non vi ho mai delusi. È da ieri appena inviato il primo post che stanno impazzendo e io li lascio impazzire. Perché devono pagare per quello che mi hanno fatto.
Italia Moli

In più occasioni IoSonoItalia ha invitato gli utenti Facebook a seguirla su VK dove nel suo profilo riporta in chiaro che sarebbe nata il 14 giugno 2003 (dunque avrebbe 16 anni compiuti, non quindici come afferma) e che frequenterebbe il Liceo Scientifico Copernico di Brescia. Un po’ troppi dati in chiaro per chi si vorrebbe nascondere, ma non saranno gli unici lasciati un po’ sparsi online:

Un primo nome: Alessia Bertocchi

Un nome era uscito allo scoperto nel 2019 quando cercava di raccogliere fondi attraverso il suo account Paypal:

Il nome collegato all’account di Paypal è quello di una tale Alessia Bertocchi:

Tuttavia non è l’unico nome che esce fuori dalle ricerche.

Da Alessia a «aichamolinari04»

IoSonoItalia ha anche un sito con dominio registrato Iosonoitalia.com e ospitato sulla piattaforma gratuita di WordPress:

La foto sullo sfondo è quello della ragazzina. Cercando corrispondenze online trovo la stessa immagine su Gravatar usata dall’account di Brescia chiamato Aichamolinari04:

Il numero finale «04» potrebbe significare 2004, il probabile anno di nascita della dichiarata quindicenne. Andando avanti, cercando con Google il nickname Aichamolinari04 si trovano ulteriori riscontri:

Oltre a Iosonoitalia.com troviamo il sito Naturalclean180.com dove lo stesso account WordPress pubblica dei contenuti come autore:

Non ci sono numeri di cellulare o contatti diretti per acquistare i prodotti di Natural Clean, ma cercando online trovo un altro sito chiamato Natural-clean.it dove leggiamo un messaggio con scritto «Visita il nostro nuovo sito. Clicca sull’immagine sottostante» che rimanda proprio a Naturalclean180.com:

Nella colonna sinistra del sito Natural-clean.it troviamo due riferimenti: la città di Brescia e un numero di cellulare che finisce con i numeri 52, gli stessi presenti nel numero di recupero password dell’account Twitter di IoSonoItalia (@italia_sono):

Mr. Clean Molinari

Cercando corrispondenze online sul numero di telefono trovo un account Twitter che lo riporta in chiaro in un tweet del 3 maggio 2014 dove leggiamo il nome di Raffaele Molinari:

Il cognome Molinari è presente nel nickname dell’account WordPress Aichamolinari04 usato per entrambi i siti Iosonoitalia.com e Naturalclean180.com. Trovo un utente con quel nome nei commenti al sito Shpock.com dove invita un altro utente a contattarlo via Whatsapp allo stesso numero:

Cercando su Facebook trovo un account Raffaele Molinari che utilizza la stessa immagine profilo dell’utente su Shpock.com:

Cercando il nome di Raffaele Molinari in combinazione con la parola «clean» di Natural-clean.it con il motore di ricerca Google ecco che cosa otteniamo come risultato: la ditta individuale «Mr Clean di Molinari Raffaele».

Il primo risultato è quello del profilo di Guidamonaci.it della ditta, situata a Gambara in provincia di Brescia, che si occupa di commercio all’ingrosso di saponi, detersivi e altri prodotti per la pulizia, proprio il settore in cui operano i siti Natural-clean.it e Naturalclean180.com.

Bertocchi e Molinari

Provando a cercare con Google «“Alessia Bertocchi” gambara» otteniamo diversi risultati. Uno di questi, cercando bene, ci porta a una pagina del sito Restaurantguru.com dove per due volte, una via Facebook e una via Google, gli utenti Raffaele Molinari e Alessia Bertocchi recensiscono un locale di Gambara in provincia di Brescia:

La recensione Facebook dell’utente Raffaele Molinari è linkata a un profilo diverso da quello riscontrato in precedenza, ma tra gli amici troviamo l’amministratrice del gruppo privato IoSonoItalia – Gruppo per Il coordinamento:

L’utente della recensione Facebook Alessia Bertocchi rimanda a un profilo ormai rimosso «info.bertocchi», ma rimane quello Google. Rimane un dubbio, e cioè chi sia veramente Alessia Bertocchi perché da come leggiamo in un post Facebook della pagina APAC Onlus – Gattile di Cremona del 26 novembre 2018 risulta essere il contatto per la ricerca a Gambara di un gatto di tre anni, probabilmente padre di quello pubblicato nel profilo di Molinari pochi mesi prima. Se quella Alessia del post è la ragazzina doveva avere, a seconda della versione delle date di nascita, circa 14 o 15 anni, altrimenti stiamo parlando di una persona adulta.

Dal profilo Facebook Raffaele Molinari non c’è solo Ernesta tra gli amici, ma anche una Alessia Samy Bertocchi (con scritto tra parentesi Samira Molinari) che risulta essere una ragazzina. In alcune foto troviamo il commento dell’altro account Raffaele Molinari dove scrive «Amore di papà..». Cercando Samira Molinari trovo un account su Libero di una ragazza di 16 anni di Gambara e un account su Badoo dove c’è la foto di una ragazzina che assomiglia molto a quella del profilo Facebook ma dice di avere 19 anni.

[Aggiornamento 22/01/2020] Il 6 gennaio 2020 su VK l’account IoSonoItalia pubblica degli screenshot in risposta a due utenti. In uno di questi c’è la chat Whatsapp con un tale Maurizio dove parlano di bonifici per il gruppo e di una Postepay dove si comprende con chiarezza che il nome Alessia non è quello della ragazzina:

Maurizio: «Buongiorno alessia scusa il disturbo volevochiederti se i dati x il bonifico sono sempre gli stessi»

Alessia: «Buongiorno Maurizio si sono esatti, posso sapere il perché me lo chiedi?»

Maurizio: «settimana prossima devo andare in posta e faccio un bonifico x il gruppo. Ti farò sapere. Grazie»

Alessia: «Lo dico ad Italia. Quella postepay ormai la gestisce lei anche se è a nome mio. Sta diventando grande.»

Maurizio: «Già si vede e si sente»

La ragazza nelle foto dove si firma Samira potrebbe essere la sorella di “Italia Moli”, come vediamo da una foto pubblicata dall’account VK IosonoItalia dove sono entrambe presenti insieme a Ronni Bottazzi di CasaPound Mantova. [Fine aggiornamento 22/01/2020]

Il gruppo Liberazione italiana

Nel profilo Facebook di Raffaele Molinari troviamo uno screenshot del sito del Movimento 5 Stelle con una scritta ripetuta più volte nei bordi dell’immagine che fa riferimento al sito Liberazioneitaliana.it:

Ecco l’immagine pubblicata su Facebook:

Dal sito è presente una descrizione dove si presenta il gruppo Liberazione italiana:

Liberazione italiana è un gruppo apolitico, creato da cittadini italiani che si dedicano a tematiche sociali,basate su prove generate da continue e approfondite ricerche del nostro staff.. Liberazione italiana nasce dal bisogno di sentirci uniti in quanto popolo, con valori e principi fondamentali.. Sostenere il prossimo, aiutarlo a capire informandolo. Trasmettergli la volontà e la necessità di reagire alla disinformazione e a chi nel nome della nostra patria ci ha usati e ingannati. L’unione di noi tutti fa la forza…fatti sentire e agisci!!!

C’è anche una quota associativa da pagare via Paypal per chi si vuole registrare:

Una quota associativa pari a 30 euro l’anno:

Sul sito di Liberazioneitaliana.com ci sono anche degli articoli dove si parla di Gambara.

Liberazione italiana e Raffaele Molinari

Il nome Liberazione Italiana e Raffaele Molinari non è nuovo nel web. Il sito era stato citato in un articolo del 2013 di Butac.it, mentre il nome della persona lo troviamo taggato in un post condiviso a sua volta in un post Facebook del Movimento dei Forconi del 10 marzo 2014:

Su Linkedin è presente un utente registrato con il nome Raffaele Molinari con il titolo di Presidente presso Libera Azione Italiana:

C’è anche una pagina Facebook chiamata Bambini italiani dove il sito internet di riferimento è Liberazioneitaliana.it e i post vengono firmati da Raffaele Molinari:

Nel sito ImolaOggi.it viene riportato un articolo del 19 ottobre 2014, dal titolo «Cervia: Contenuto violento e indottrinamento al comunismo in libro diffuso alle elementari», a firma Molinari e Liberazione Italiana:

L’articolo era stato citato anche da Il Giornale nell’articolo del 21 ottobre 2014:

L’autore del librettino è Giampietro Lippi, presidente dell’Associazione nazionale partigiani a Cervia, «esponente del Pd» secondo un genitore di una delle scuole coinvolte, Raffaele Molinari, che sul suo blog denuncia l’«indottrinamento di partito» a spese dei bambini.

Nel sito Agerecontra.it troviamo un riferimento a Cervia e delle fotografie, tra queste un uomo che tiene in mano un cartello che assomiglia a quello presente nelle foto di Raffaele Molinari sul profilo Facebook. L’ANPI, all’epoca, rispose con un comunicato dove rispondeva a Molinari.

Il canale YouTube che cambia nome

A questo punto come torniamo su IoSonoItalia? Il canale Youtube di IoSonoItalia in realtà era il vecchio canale di Liberazioneitaliana.it come possiamo vedere da questo video del 2014:

Sul nostro sito presto troverete una relazione completa su questo argomento. Scoprirete oltre a quanto vedrete in questo nostro video anche cose ben più gravi. Spesso ci scanniamo disquisendo su tematiche politiche, ma la vera politica dell’Italia sta in questi documenti. Dalla collusione tra politica e mafia cinese nasce il disagio italiano che sta distruggendo l’intera politica nazionale e senza che nessuno ne parli.. Ecco perchè l’abbiamo definito il SILENZIO DEGLI INNOCENTI ITALIANI. Sul nostro sito trovate una sezione dedicata proprio a queste tematiche. Seguiteci su www.liberazioneitaliana.it

In un video caricato il 6 novembre 2014 dal canale Youtube di IoSonoItalia vediamo come protagonista una persona che assomiglia molto all’uomo nelle foto pubblicate, ad esempio, su Agerecontra.it per parlare delle attività di Liberazioneitaliana.it. Durante il video, intorno al minuto 1:30, sentiamo uno dei presenti che dice «No, togliti dalla luce Raffaele per favore».

[Aggiornamento 22/01/2020] La foto di Agerecontra.it la troviamo anche nell’account VK in alta risoluzione e non tagliata mostrando le bandiere di Forza Nuova.

[Fine aggiornamento 22/01/2020]

Nell’elenco dei video caricati nel canale Youtube troviamo alcuni datati riguardanti i contatori Enel, uno dei temi trattati da Liberazioneitaliana.it come leggiamo nell’articolo del 2015 dal titolo «Svelato il segreto: il contatore lo produce il papà del ministro dello sviluppo Federica Guidi… a beh..! Allora..».

Non risulta un caso che nei post Faebook del network di IoSonoItalia la ragazza venga chiamata Moli che suona come il diminutivo di Molinari:

AVVISO A TUTTI I FOLLOWERS DI IOSONOITALIA E ITALIARDITA Vista la gravità di quanto accaduto alla nostra piccola Italia Moli, abbiamo deciso di comune accordo tra tutti gli admin di chiudere durante le ore notturne tutte le nostre 30 pagine.

Gmail e BresciaToday

L’account Twitter di Liberazioneitaliana (@liberazione2013) riporta come email per il recupero password proprio liberazioneitaliana@gmail.com che, una volta inserita tra i contatti di una email su Gmail, mi restituisce come immagine di profilo la foto della ragazzina di IoSonoItalia:

L’email liberazioneitaliana@gmail.com risulta pubblica sia sul sito Liberazioneitaliana.it che su quello di BresciaToday nella pagina profilo dell’utente Raffaele:

Nei commenti salvati su BresciaToday l’utente Raffaele critica con decisione un articolo del 29 luglio 2016 dal titolo «Bimba precipita dalla finestra: le urla in cortile, chiamata l’eliambulanza» dove viene citata la sorella maggiore di 12 anni di età della vittima, dodicenne che nel 2019 avrebbe 15 anni. Raffaele, nel lungo commento, parla non tanto come lettore ma come padre delle bambine della storia:

Per tal motivo, vi invito formalmente a prendere contatto con lo scrivente, il quale, in qualità di padre e tutore delle bambine oggetto delle calunnie rappresentate infedelmente nel Vostro articolo, pretende di conoscere nomi e cognomi dei responsabili che hanno dato luogo alle solite e classiche dicerie mendaci di paese con l’aggravante che le medesime rappresentano gli estremi di diffamazione a mezzo stampa e arrecano come già precisato grave nocumento alle bambine e all’intera famiglia.

Le Iene

Le Iene, in un articolo pubblicato il primo aprile 2019 sul proprio sito, avevano riportato in un video quattro persone festanti con dei cartelli durante il Congresso delle famiglie a Verona. Queste quattro persone indossavano la maglietta con l’hashtag #IoSonoItalia e una di loro, una ragazzina, teneva in mano un cartello con l’hashtag. Accanto a lei c’è Raffaele Molinaro, facilmente identificabile.

Il servizio di Michele Cordaro de Le Iene era stato citato in un articolo del sito IoSonoItalia.com del primo aprile 2019, riportando in chiaro le foto senza censura della ragazzina (sotto lo screenshot dove ho oscurato il volto).

Su Facebook l’articolo era stato condiviso con un’altra immagine, quella con i quattro con il cartello in mano, poi il post è stato rimosso e sostituito con un altro il 3 aprile 2019.

Un’altra foto dei quattro è presente nella pagina Facebook Iosonoitaliapeschieradelgarda, una delle tante del network:

Matteo Salvini

Su VK nella pagina IoSonoItalia troviamo un post del 15 settembre 2019 dove la ragazzina si trova a Pontida insieme a Raffaele Molinari per incontrare Matteo Salvini.

Nelle foto si vede il momento in cui il leader della Lega riceve la maglietta di #IoSonoItalia.

La stessa sera pubblica un video dove descrive la sue emozione nell’essere stata presente a Pontida e attacca Movimento 5 Stelle e PD.

Insomma, una famiglia di sostenitori della Lega e di Matteo Salvini. Ecco chi c’è dietro, non la sinistra come sostiene qualcuno inventandosi teorie di complotto. Una famiglia che non si è nascosta tanto che si è mostrata apertamente nello stesso sito IoSonoItalia.com in chiaro e senza censure, ma una volta scoperti nell’usare un referto medico di un’altra persona come prova di un’aggressione subita si difendono dietro la scusa del non voler farsi scoprire.

In un post su VK dichiara di sostenere Lega e FDI. La maglietta in mano a Giorgia Meloni è un’altra.