Taglio del cuneo fiscale, da luglio più soldi in busta paga: per 2,5 milioni da zero a 80 euro di aumento

Trovato l’accordo nel governo, ma la misura resta in forma sperimentale

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto per il taglio del cuneo fiscale, una misura che riguarderà circa 2,5 milioni di lavoratori. Di quesi 710 mila finora, cioè chi ha un reddito tra i 26.600 e 28 mila euro, non aveva goduto di alcun bonus, come i famosi 80 euro varate dal governo Renzi. La nuova misura porterà a potenziali aumenti del netto in busta paga fino a 100 euro, a partire da luglio 2020. Per i lavoratori dipendenti nelle fasce “più ricche” viene comunque applicato uno scarto che riduce l’importo dello sgravio fino ad annullarlo quando si oltrepassa la soglia dei 40 mila euro. Ma si tratta pur sempre di quasi un altro milione di persone ad oggi escluse dal bonus Irpef.


Gli aumenti in busta paga

Coloro che hanno un reddito tra i 28 mila e i 35 mila euro annui potranno contare su uno sconto che va da poco sotto i 100 euro ad un minimo di 80 euro. Tutte persone che oggi non ricevono il bonus Renzi. La divisione dei beneficiari della misura per fasce di reddito mostra come alla base, nella classe che non arriva a 8 mila euro di reddito, e all’apice, tra i 35 e i 40 mila euro, ci siano pressoché lo stesso numero di lavoratori (rispettivamente 1.119.513 e 958.822). Unendo coloro che già accedono al bonus e i nuovi ingressi, arriva a 100 euro un totale di 12.347.937 lavoratori. Anche se la stragrande maggioranza già gode degli 80 euro.


Gualtieri Soddisfatto

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri si dice soddisfatto «per la coesione dimostrata dalla maggioranza e per il dialogo positivo con le parti sociali». Il decreto, aggiunge Gualtieri, rappresenta «un primo intervento concreto nel senso della crescita e dell’equità che costituirà la base di una più ampia riforma del sistema fiscale».

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