Francia, riforma delle pensioni. Chiusa la Tour Eiffel: personale in sciopero

«Andate a provare le dittature e vedrete», ha replicato Macron a chi sostiene che la Francia sia diventata una sorta di regime illiberale

Non si fermano le proteste a Parigi per la riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron. Nella 51esima giornata consecutiva di scioperi la Tour Eiffel è stata chiusa a causa della partecipazione del suo personale alle manifestazioni. «Il numero di effettivi presenti sul posto non consente di accogliere i visitatori in condizioni ottimali», ha detto la società che gestisce il monumento parigino. I responsabili hanno tuttavia aggiunto che il piazzale sottostante resta accessibile.


Dall’inizio delle mobilitazioni contro la riforma previdenziale, il 5 dicembre, la Dama di Ferro ha già chiuso tre volte. Oggi, in Francia, è stata indetta una settima giornata di manifestazioni nazionali, in coincidenza con la presentazione della riforma in consiglio dei ministri. Tra l’altro, alcuni sindacati hanno lanciato un appello a tornare in piazza il 29 gennaio.


Intanto dall’Eliseo sono arrivate parole dure da parte di Macron: «Andate a provarle le dittature e vedrete!», ha detto il presidente francese replicando alle accuse di chi sostiene che la Francia sia diventata una sorta di regime illiberale.

Parlando ai microfoni di Radio J, a bordo dell’aereo su cui era di ritorno da Israele, il presidente ha deplorato, un particolare, che oggi si sia introdotta «nella nostra società, in modo sedizioso, con discorsi politici straordinariamente riprovevoli, l’idea secondo cui non saremmo più in democrazia, che si sarebbe introdotta una forma di dittatura».

«Andateci in dittatura!”», ha ammonito Macron, ricordando che «la dittatura è un regime in cui un individuo o un clan decidono le leggi. Dittatura è un regime dove i leader non cambiano, mai. Se la Francia è questo, andate a provarla la dittatura e vedrete. La dittatura giustifica l’odio. La dittatura, giustifica la violenza per uscirne, ma in democrazia c’è un principio fondamentale: il rispetto altrui, il divieto della violenza e la lotta all’odio», ha concluso il presidente.

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