Vasco Rossi e la medaglia al padre antifascista: «Non fatevi ingannare dalle sirene demagogiche e autoritarie» – Il video

Il padre del cantante era stato deportato nel lager nazista di Dortmund, in Germania, durante la Seconda guerra mondiale

«Nel Giorno della Memoria, è molto importante ricordare le vite sacrificate per la democrazia e la libertà. Soprattutto in questi periodi nei quali le sirene autoritarie, demagogiche tornano a farsi sentire così forti e tornano a incantare le masse con i loro slogan facili». Con queste parole, in un breve video di qualche minuto su Instagram, Vasco Rossi celebra il giorno della Memoria, e stavolta lo fa con uno spirito diverso, dopo che la cosa era già stata annunciata un paio di settimane fa.


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Nel giorno della Memoria! Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione “Un ricordo per la pace, che da anni si impegna per far ottenere agli IMI (internati militari italiani) dei riconoscimenti da parte dello Stato: “Sono felice di aver contribuito a rendere onore anche al papà di Vasco, uno dei 650.000 Imi che pagarono sulla propria pelle il no al nazifascismo. In particolare ringrazio Vasco che con la risposta al nostro appello ha davvero ‘acceso i riflettori’ su questa dolorosa vicenda storica che per tanti anni nel dopoguerra era stata quasi occultata. Decine le segnalazioni dai familiari di Imi che hanno fatto partire le domande per l’onorificenza dopo la lettera pubblica a Vasco e ci ringraziano per la nostra attività di memoria, manifestando affetto con parole che arrivano dritte dritte al cuore. Tante storie con un minimo denominatore comune: la sofferenza a causa di una guerra davvero assurda e di una criminale follia. Tante storie differenti di umanità e dolore, ma anche tanta speranza, speranza di un futuro di pace.” #eramiopadre #GiovanniCarloRossi #guerra #giornatadellamemoria #campodiconcentramento #ElisaBonacini #Unricordoperlapace #InternatiMilitariItaliani #MedagliadOnore


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La mamma, Novella Corsi, ha ricevuto alla Prefettura di Modena l’onorificenza dedicata al marito e papà del Blasco, Carlo Giovanni Rossi, detto Carlino. Il padre del cantante era infatti stato deportato nel lager nazista di Dortmund, in Germania, durante la Seconda guerra mondiale. Dopo l’armistizio dell’8 settembre, fu uno dei militari italiani che si opposero al nazismo.  Vasco ha detto di essere «orgoglioso e fiero per il riconoscimento» e ha voluto dunque fare una riflessione sul significato della giornata del 27 gennaio e sulla memoria futura.

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