Lodi, assalto fallito a un portavalori sulla A1: barriera di auto in fiamme e chiodi sull’asfalto – Il video

Il commando sarebbe stato composto da almeno quindici persone, a bordo di sei auto ritrovate bruciate a pochi chilometri

Un assalto in stile militare a un portavalori è fallito poco dopo la mezzanotte del 29 gennaio sulla A1, all’altezza di Lodi Vecchio in Lombardia. Un tir è stato usato come ariete e sei auto sono state incendiate per fermare la corsa del furgone, con l’asfalto ricoperto da un tappeto di chiodi. Secondo le ricostruzioni, nell’urto è esploso uno pneumatico del furgone portavalori, il cui conducente è riuscito a mantenere il controllo della guida, e a infilare la corsia di ingresso all’aerea di servizio di San Zenone al Lambro (Milano).


Lì i vigilantes sono scesi notando una pattuglia della Stradale in sosta, a cui si sono rivolti. Fino a quel momento non era chiaro che fosse in atto un tentativo di rapina. La conferma è giunta poco dopo quando si è avuta notizia della ‘barriera’ di auto in fiamme e di chiodi posta sulla carreggiata dalla banda qualche chilometro più avanti, all’altezza di Lodi Vecchio, per organizzare un’imboscata a cui il mezzo non è mai arrivato.


Secondo quanto trapela dall’intensa attività di indagine della Polizia di Stato di Lodi e della Stradale, nessuna delle guardie giurate è rimasta ferita. A far desistere il commando anche la presenza, in zona, di una pattuglia della polizia.

Il commando sarebbe stato composto da almeno quindici persone a bordo di sei auto, ritrovate anche queste incendiate in una stradina di campagna vicino Salerano sul Lambro, nel Lodigiano. Ci sono volute cinque ore per rendere di nuovo percorribile il tratto di strada, riaperto poco prima delle 6.

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