Sondaggio, la citofonata di Salvini bocciata da quasi tutto il centrodestra. Scivolano M5s e Lega

Lo show del leader leghista del 21 gennaio nel quartiere Pilastro, a Bologna, si è rivelato un boomerang per l’elettorato del centrodestra

È netta la condanna degli elettori del centrodestra, tranne quelli della Lega, alla citofonata di Matteo Salvini al quartiere Pilastro di Bologna, pochi giorni prima del voto delle Regionali. Secondo l’ultimo sondaggio Emg-Acqua diffuso da Agorà su Raitre, quella mossa è considerata un errore dal 68% degli elettori di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega.


Nello specifico, sono gli elettori di Forza Italia a considerare sbagliata la mossa di Salvini, con il 93%. Seguono quelli di Fratelli d’Italia all’88%. A difendere il segretario del Carroccio restano gli elettori leghisti, che per il 56% non considerano un errore quel gesto. Ma c’è un 39% che invece lo boccia.


Nella rilevazione sulle intenzioni di voto, la Lega resta il primo partito, perde un -0,2% e si attesta al 30,1%. Il partito più in salute è il Partito democratico, che guadagna +1,1% e sale al 21,2%. Il Movimento 5 stelle scende sotto la soglia del 15%, fermandosi al 14,3% e perdendo -0,9% in una settimana.

Fratelli d’Italia si conferma la quarta forza politica del Paese, all’11,5%, segue Forza Italia al 6,1 e Italia Viva di Matteo Renzi al 5,1%. Azione, di Carlo Calenda, si attesta al 2,7%, La Sinistra fa un balzo dello + 0,4% e arriva al 2,5%. Seguono Più Europa ed Europa verde, entrambi all’1,8%. Ultimo partito è Cambiamo! di Giovanni Toti, allo 0,9%.

Il campione è diviso sulla scelta di Luigi Di Maio di dimettersi dal ruolo di capo politico del M5s quattro giorni prima delle elezioni regionali. Per il 38% il ministro degli Esteri avrebbe fatto bene, per il 32% no. Sono soprattutto gli elettori del Pd (55%) e dei 5 Stelle (54%) ad affermare che le dimissioni siano state un errore. Il 48% degli elettori della Lega sostiene, invece, che sia stata una scelta giusta.

Per quanto riguarda l’eventualità di una scissione del Movimento in due entità, una a sostegno dell’alleanza con il Pd e l’altra di un’alleanza con la Lega, il 54% del campione totale non è d’accordo. Sorprende che se l’elettorato più favorevole, seppure al 33% del campione intervistato, sia proprio quello dei 5 stelle.

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