One Piece diventerà una serie tv, con attori veri. Ma c’è chi trema pensando a Death Note

Il manga di Eiichiro Oda sta per trasformarsi ancora. Un nuovo passaggio per il fumetto giapponese più venduto al mondo

I dubbi sono tutti legittimi. L’account Twitter dello staff di One Piece ha annunciato che è ufficialmente in corso la produzione di un live action che verrà distribuito su Netflix. I pirati di One Piece quindi, dopo essere passati dal manga alla serie animata ora verranno interpretati da veri attori. I dettagli che si conoscono attorno a questa operazione sono ancora pochi. Si sa che gli episodi saranno dieci e che uno dei produttori esecutivi sarà Eiichiro Oda, autore del manga. Tra gli sceneggiatori dovrebbe esserci anche Steve Maeda, che ha già alvorato su X-Files e Lost, mentre come showrunner Matte Owens, che invece ha ricoperto lo stesso ruolo per Luke Cage.


Netflix, la piattaforma di streaming più importante al mondo, ci aiuterà con la sua fantastica produzione! E questo è davvero incoraggiante!!


Il manga più venduto al mondo

One Piece non è manga qualsiasi. Certificato dal Guinnes World Record, è il manga ad aver venduto più copie in tutto il mondo: 450 milioni (per ora). Il primo capitolo è stato pubblicato alla fine del luglio del 1997, sulla rivista giapponese Weekly Shonen Jump. Si intitolava Romance Dawn, l’alba di una grande avventura. E in effetti, una “grande avventura” lo è stata davvero. La pubblicazione del manga di Eiichiro Oda va avanti ancora oggi. Pochi giorni fa è uscito il capitolo 970. Non si sa quanti capitoli rimangano ancora da leggere, anche se l’autore ha recentemente dichiarato che potrebbero mancare ancora cinque anni per la conclusione dell’opera. La trama, si potrebbe riassumere in una frase: una ciurma di pirati alla ricerca di un tesoro nascosto. Chi però ha letto, o ha visto, anche solo qualche scena di questa avventura, sa benissimo quanto la storia di Monkey D. Luffy e dei suoi compagni di viaggio sia molto più complessa, e affascinante.

YouTube | La seconda sigla di “One Piece” nell’adattamento italiano

I timori dei fan, visti i precedenti

La notizia della trasformazione in serie tv di One Piece non ha esattamente entusiasmato tutti i suoi fan. L’ultimo esempio di manga finito sugli schermi di Netflix è Death Note. Anche qui, con volumi di vendite decisamente minori, parliamo di un altro cult della storia recente dei manga. La grande forza di Death Note sta sicuramente nella trama. Light Yagami, uno dei ragazzi più intelligenti di tutto il Giappone entra in possesso di un Quaderno della Morte, un quaderno in grado di uccidere chiunque, basta solo scrivere il nome della vittima tra le sue pagine (e avere in mente il suo volto).

YouTube | La prima opening dell’anime di “Death Note

Invece di spaventarsi davanti a un oggetto tanto potente, il protagonista decide di usarlo per uccidere i più famigerati criminali del mondo. Ed è così che ingaggia una gara a colpi di deduzioni e depistaggi con L, un investigatore molto dotato che cerca di catturarlo. Scritto da Tsugumi Ōba e illustrato da Takeshi Obata, Death Note è stato pubblicato in Giappone dal 2003 al 2006, alla fine del 2008 aveva registrato 26,5 milioni di copie vendute. Appena finito è stato fatto anche l’anime, anche questo di successo. Nel 2017 Netflix ha deciso quindi di prendere i primi volumi dell’opera e farne un film: Death Note – Il quaderno della morte.

YouTube | Il trailer di “Death Note – Il quaderno della morte

Il film non è stato accolto molto bene dagli appassionati del lavoro di Ōba e Obata. Quello che ha infastidito di più i fan è stata l’enorme operazione di whitewashing: la pellicola non è ambientata in Giappone ma a Seattle e tutti gli attori hanno tratti occidentali. Per One Piece però la storia potrebbe essere parecchio diversa. La speranza dei fan infatti sta tutta nelle presenza dell’autore del manga nello staff di produzione.

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