Molestie sessuali, per il presidente dell’Ecuador le donne accusano soltanto «gli uomini brutti»

«Se la persona in questione è un bell’uomo, allora le donne non tendono a vederlo come una molestia». Le sue parole hanno fatto il giro del mondo. Poi, le scuse

Il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno è nei guai. Questa volta a metterlo in difficoltà non sono le manifestazioni anti-austerità, sedate con successo a fine ottobre, ma alcune sue affermazioni infelici sulle molestie sessuali ai danni delle donne.


Durante un discorso a un gruppo di investitori venerdì scorso, Moreno avrebbe dichiarato che gli uomini sono «sotto attacco» da donne «tormentatrici» che li accusano di molestie. Ma non tutti gli uomini, indistintamente. «Soltanto quelli brutti».


«Si tratta di molestie se a compierle è un uomo brutto», avrebbe dichiarato il presidente dell’Ecuador. «Se la persona in questione è un bell’uomo, allora le donne non tendono a vederlo come una molestia».

Le proteste e le scuse

A stretto giro sono cominciate le proteste. Per la deputata Soledad Buendìa, dello stesso partito di maggioranza, Moreno «giustifica e riproduce la violenza contro le donne». «Non si può scherzare con molestie, stupri, femminicidio, traffico e sfruttamento sessuale…», ha continuato la deputata.

Anche le scuse del presidente non sono tardate ad arrivare. «Non intendevo minimizzare un argomento così grave come la violenza e gli abusi», ha scritto su Twitter il presidente. «Chiedo scusa se è stato interpretato in questo modo. Respingo la violenza contro le donne in tutte le sue forme!».

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