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Casapound, l’editore di Altaforte condannato a 1 anno per aggressione ai danni di un esponente Anpi e di un attivista

11 Febbraio 2020 - 17:30 Redazione
L'uomo era salito alla ribalta per i fatti risalenti a maggio, quando gli era stato impedito di partecipare al Salone del Libro di Torino. Condannato anche Zatelli, altro militante di estrema destra

Francesco Polacchi, editore di Altaforte ed esponente di Casapound, è stato condannato a un anno di carcere in primo grado per lesioni personali nel processo a Milano sull’aggressione nel giugno 2017 a un esponente dell’Anpi e a un attivista dei diritti dei migranti – presi a calci e pugni – anche da parte di altri militanti di Casapound, dentro Palazzo Marino. Anche Maurizio Zatelli, militante dell’organizzazione di estrema destra, è stato condannato a 10 mesi di carcere.

I fatti

Secondo la ricostruzione dell’accusa, quel giorno Polacchi avrebbe fatto irruzione insieme ad alcuni militanti di CasaPound a Palazzo Marino per protestare contro il sindaco Giuseppe Sala, coinvolto nelle indagini sull’Expo. All’uscita si sarebbero imbattuti in una delegazione locale dell’Anpi. Da qui sarebbe nato uno scontro verbale, quindi l’aggressione. Il giudice Silvana Pucci ha concesso a Polacchi le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti. Polacchi e Zatelli sono stati condannati poi a versare risarcimenti per un totale di 1500 euro, più le spese legali. «È stato un processo politico», ha detto Polacchi ai giornalisti dopo la sentenza.

Le polemiche al Salone del Libro

Polacchi era già finito mesi fa nella bufera, in occasione del Salone del Libro di Torino. Era stato infatti invitato, insieme alla sua casa editrice Altaforte per la fiera dell’editoria, in qualità di espositore. Per l’occasione avrebbe anche presentato il libro su Matteo Salvini, scritto da Chiara Giannini. La fondazione del salone e il suo direttore, Nicola Lagioia – dopo essersi accorti dell'”errore” – che aveva scatenato a sua volta un’infinità di polemiche -, avevano fatto marcia indietro, ritirando l’invito.

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