Come funzionano le app cinesi per scoprire se avete avuto contatti con persone contagiate da coronavirus

Ci sono applicazioni lanciate dal governo e mappe che si possono usare con applicazioni già molto diffuse in Cina

Ai limiti della privacy. Ai limiti della psicosi. Diverse app di mappe cinesi hanno inserito negli ultimi giorni la possibilità di vedere quali sono i luoghi più rischiosi per il Coronavirus. Questo servizio ormai si può trovare su diverse piattaforme, tutte difficilmente raggiungibili da chi vive fuori dai confini della Cina. Ci sono le mappe di Baidu, il principale motore di ricerca cinese, quelle di WeChat, l’app di messaggistica con oltre un miliardo di utenti attivi e poi le mappe di altre app indipendenti come AvMap. Molte di queste si basano sui dati forniti da enti nazionali come il China Electronics Technology Group Corporation (Cetc).


Tracciamento, livello di rischio e luoghi da evitare

Come raccontato da Diego Barbera, giornalista italiano che attualmente si trova in Cina, utilizzare queste app, per i cinesi, è abbastanza semplice. L’opzione “coronavirus” è stata inserita direttamente nelle app di mappe più diffuse nel Paese e permette di vedere dove sono stati registrati casi di contagio. La geolocalizzazione è molto precisa e permette di vedere esattamente in quali edifici è arrivato il coronavirus. Una precisione che può portare alla paranoia, visto che il rischio è quello di lasciare in mano a qualsiasi utente tutte le possibilità per risalire all’identità del contagiato.


Jhons Hopkins University | La mappa progettata dalla Jhons Hopkins University rimane una delle fonti più affidabili per monitorare la diffusione del coronavirus

Tra le diverse mappe, ne esiste anche una ufficiale lanciata direttamente dal Consiglio di Stato: Close contact detctor. Per registrarsi qui bisogna usare il proprio nome e il numero della carta d’identità. Una volta inseriti i propri dati, il sistema dirà, incrociando diversi database, se nelle ultime settimane si è venuti in contatto con persone infettate dal virus.

Foto di copertina: La home page di Baidu, motore di ricerca Cinese

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