Caso Consip, Verdini iscritto nel registro degli indagati per turbativa d’asta e concussione

Fra le persone che il Gip ha chiesto di iscrivere nel registro degli indagati c’è anche l’imprenditore Carlo Russo, l’ex parlamentare Italo Bocchino e Tiziano Renzi

Turbativa d’asta e concussione. Sono questi i reati per cui il giudice Gaspare Sturzo ha chiesto di iscrivere Denis Verdini, ex coordinatore del Popolo delle libertà, nel registro degli indagati per il caso Consip. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso che Verdini deve essere indagato insieme all’ex parlamentare Ignazio Abrignani, sempre Pdl, e all’imprenditore Ezio Bigotti. La gara d’appalto al centro delle indagini è identificata con la sigla Consip FM4. A tutti e tre è contestato il reato di concussione ai danni di Luigi Marroni, ex amministratore delegato del Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Nel codice penale per concussione si intende il reato del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che, forte della sue funzione, costringe qualcuno a dare o promettere favori di varia natura. Fra le persone che il Gip ha chiesto di iscrivere nel registro degli indagati c’è anche l’imprenditore Carlo Russo, l’ex parlamentare Italo Bocchino, prima Alleanza Nazionale poi Popolo delle Libertà, e Tiziano Renzi, padre dell’ex primo ministro Matteo Renzi.


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