Lavoro, nel 2019 più contratti stabili nonostante il calo di dicembre. E gli under 25 «vedono rosa»

Secondo una ricerca Inps, il 56,5% degli italiani si è detto molto o abbastanza soddisfatto per la propria situazione economica: è il valore più alto dal 2006

7,17 milioni di assunzioni e 7,01 milioni di cessazioni: un saldo positivo di 161mila unità. Sono questi i dati riportati dall’Inps sui datori di lavoro privati. Un bilancio positivo nonostante il dato di dicembre che ha visto un calo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (rispetto a dicembre 2018 ci sono 75.024 contratti in meno). Nel 2019 è aumentata la tendenza di incremento per le trasformazioni da tempo determinato e tempo indeterminato, che è iniziata nel primo semestre del 2018.


Nel 2019 i contratti che sono passati da tempo determinato a tempo indeterminato sono stati 706mila, oltre il 30% in più rispetto al 2018. Quindi nel 2019 ci sono stati 365.219 contratti in più a tempo indeterminato. Per quanto riguarda i licenziamenti, si è registrato un calo di quelli decisi da motivi economici, meno 4%, delle risoluzioni consensuali, mentre sono aumentati quelli per motivi disciplinari, più 3%, e i rapporti di lavoro cessati per le dimissioni, più 7%. Guardando agli scorsi anni, Inps specifica che il trend occupazionale «pur rimanendo tuttora positivo, risulta in decelerazione».


Crescono le ore di cassa integrazione

Lo scorso gennaio le aziende italiane hanno chiesto 21.312.158 ore di cassa integrazione. Un dato in netto aumento rispetto al mese precedente: a dicembre 2019 infatti erano il 30,8% in meno. E l’aumento è chiaro anche rispetto a gennaio 2019, quando invece erano il 40,6% in meno.

Salgono le domande di disoccupazione

Nel 2019 sono state chieste all’Inps 2.067.538 domande di disoccupazione, l’1,6% in più rispetto al 2018. Per il solo mese di dicembre 2019 le domande arrivate sono state 130.904, il 3,7% in più rispetto a dicembre 2018.

E per l’Istat gli under 25 vedono «rosa»

Intanto l’istituto di Statistica italiana ha pubblicato una serie di ricerche sulla felicità della popolazione: secondo i sondaggi, in media gli italiani, dai 14 anni in su, hanno dato un voto di 7,1 alla soddisfazione per la vita. Il 56,5% degli intervistati si è detto molto o abbastanza soddisfatto per la propria situazione economica. È il valore più alto dal 2006. Oltre la metà degli under 25 invece vede «rosa». Rispetto al 2018 tra i giovani dai 14 ai 24 anni quelli molto o abbastanza contenti passano dal 48,3% al 51,3%.

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