Fare donazioni senza pagare un euro? Si può, grazie ai videogiochi – Il video

Nicolò Santin, un 27enne della provincia di Treviso, ha sviluppato una piattaforma che permette di fare beneficenza giocando con il proprio smartphone

Quando Nicolò Santin consegna la sua tesi di laurea in Economia, circa 700 pagine vocate al settore charity, si domanda: «Perché non proviamo a rendere più semplice e divertente la beneficenza?». Decide che la sua tesi può avere un risvolto concreto e incomincia a studiare un sistema che permetta alla persone di fare donazioni senza sborsare un euro.


«Il tema della sostenibilità è diventato centrale nella nostra società, soprattutto tra i più giovani – dice Santin -. Al tempo stesso stiamo assistendo ad una crescita esponenziale del mercato del gaming, più grande di quello del cinema e della musica messi insieme. Ci sono oltre 2,3 miliardi di videogiocatori nel mondo. Proprio per questo nasce Gamindo. Se fino a ieri giocare ai videogiochi era un semplice passatempo, da oggi potrà avere un impatto positivo sulla società».


Così Santin convince il suo amico, l’ingegnere aerospaziale Matteo Albrizio, a lasciare il suo posto di lavoro e a fondare insieme Gamindo. Si tratta di una piattaforma che contiene vari videogiochi che permettono, alla fine di ogni partita, di accumulare delle gemme. Queste gemme hanno un valore economico e possono essere convertite per fare donazioni agli enti no profit presenti sulla piattaforma. «Sono gli investimenti pubblicitari delle aziende che investono nei nostri giochi a dare valore alle gemme», spiega Santin.

L’idea di Gamindo ha vinto il Premio nazionale innovazione, conferito in Senato, il premio della Commissione europea Seal of Excellence ed è ammessa nell’acceleratore Plug and Play della Silicon Valley. L’obiettivo di rivoluzionare il mondo delle donazioni, rendendole gratuite e divertenti, ha portato molti investitori a credere nella piattaforma dei due ragazzi di Treviso: oggi Gamindo dà lavoro a otto ragazzi under 30 provenienti da tutta Italia.

Fra colorati puzzle games e sfide multi-giocatore, Gamindo contiene già una decina di giochi sponsorizzati da altrettante aziende. Sulla piattaforma è già possibile donare le gemme vinte nei vari videogame a importanti onlus, tra cui l’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano ed Emergency. «Gamindo è quindi una piattaforma in cui vincono tutti: le persone possono divertirsi e donare senza spendere, le aziende possono promuoversi in modo innovativo e ad alto impatto sociale, gli enti no profit possono raccogliere fondi senza costi sensibilizzando le persone alle proprie cause sociali».

Video: Vincenzo Monaco

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