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Coronavirus, medici in prima linea: altri due contagi, sono una coppia nel Pavese, lei esercita a Codogno

22 Febbraio 2020 - 12:44 Redazione
Il marito opera come medico di base a Pieve Porto Morone (Pavia) e Chignolo Po (Pavia)

Due contagiati da Coronavirus anche nel Pavese: si tratta di due medici di Pieve Porto Morone (Pavia), un comune della Bassa vicino alla provincia di Lodi. Da questa notte sono ricoverati al reparto di Malattie Infettive del San Matteo. La notizia è stata riferita all’ANSA da fonti qualificate.

I due medici, marito e moglie, sono stati riscontrati positivi al primo controllo. Il marito opera come medico di base a Pieve Porto Morone (Pavia) e Chignolo Po (Pavia). La moglie è una pediatra che lavora nella zona di Codogno (Lodi).

Virgilio Anselmi, sindaco di Pieve Porto Morone (Pavia), è da questa mattina in Comune in attesa di disposizioni ufficiali dalle autorità sanitarie e dalla Regione, dopo i due casi registrati in paese. «Siamo nell’attesa di ricevere notizie ufficiali su casi potenziali di coronavirus riscontrati sul territorio comunale di Pieve Porto Morone – si legge sul sito del Comune di Pieve Porto Morone -. In attesa di ulteriori probabili indicazioni e/o provvedimenti che saranno presi da Regione Lombardia – Assessore alla sanità, il sindaco in via provvisoria e precauzionale invita la cittadinanza intera a limitare di intrattenersi in luoghi di ritrovo ed assembramento pubblico (es. bar, impianti sportivi, luoghi religiosi)».

«Chi ha sintomi influenzali o problemi respiratori NON SI RECHI assolutamente al Pronto Soccorso, ma SI RIVOLGA al 112 e mantenga regole igieniche evitando di entrare in contatto con altre persone».

Sono due le vittime del virus in Italia. Una donna residente in Lombardia che potrebbe essere collegata ai casi di Codogno e l’anziano di Vò Euganeo deceduto nella serata di ieri. Il numero dei contagi certificati è di 34 persone risultate positive al test, tutti residenti tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre sette sono i casi accertati in Veneto.

L’ultimo contagiato in Veneto è un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. A confermarlo è stato il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è stato prima al pronto soccorso di Mirano, in provincia di Venezia, poi nella rianimazione di Dolo, sempre a Venezia. Poi, dopo il rapido peggioramento delle sue condizioni, è stato trasferito a Padova.

In Lombardia un residente di Sesto ed Uniti, una località di poco più di 3mila abitanti in provincia di Cremona, è stato ricoverato all’ospedale Maggiore della città lombarda e risulta anch’egli positivo ai test. Si tratta di uno degli ultimi casi di contagio nella regione. Nella città sono dunque scattate le misure di sicurezza e il cordone sanitario. Nella notte il sindaco, Francesca Maria Viccardi, ha diramato un’ordinanza che, «in attesa di ulteriori provvedimenti della Regione, invita in via precauzionale e provvisoria la cittadinanza intera a limitarsi di intrattenersi in luoghi di ritrovo e assembramento pubblico».

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