Coronavirus, Messi e compagni non vogliono tagliarsi lo stipendio: verso lo scontro con i vertici del Barcellona


Aria di rivolta nel Barcellona, dove Lionel Messi e compagni hanno rifiutato il taglio degli stipendi avanzata dalla società, considerando il periodo di stop forzato per l’emergenza Coronavirus. Secondo quanto riporta il quotidiano As sul suo sito, i dirigenti del Barça devono ora decidere se applicare a tutti i tesserati la decurtazione del 70% degli stipendi, ma in forma unilaterale. Il taglio per i giocatori della prima squadra sarebbe del 50%. Il rifiuto dei giocatori è stato deciso dalla “giunta” dei capitani, guidata dall’argentino che da solo percepisce uno stipendio di 60 milioni di euro l’anno. Sarà la riunione del Consiglio di amministrazione prevista oggi a cercare una soluzione, ma lo scontro sembra ormai inevitabile. L’ingaggio di Messi con il Barça ammonta a 71 milioni di euro, di cui 60,3 di stipendio. Un’intesa che si fatica a trovare anche in Italia, dove solo due giorni fa il presidente dell’Associazione calciatori, Damiano Tommasi, si è detto contrario alla riduzione degli stipendi di marzo per i giocatori italiani e a ogni decisione presa solo da parte dei club.