Alla fine la soluzione è stata trovata. Leo Messi, la bandiera del Barcellona, ha preso parola e ha annunciato che l’accordo con la società è stato siglato: i calciatori blaugrana hanno accettato un taglio degli stipendi del 70% fino a quando la Spagna non uscirà dallo stato di crisi dovuto al Coronavirus. «Vogliamo chiarire che la nostra volontà è sempre stata quella di applicare un ribasso degli stipendi, perché capiamo perfettamente che si tratta di una situazione eccezionale e siamo i primi che abbiamo sempre aiutato il club quando ce lo ha chiesto. E molte volte lo abbiamo fatto di nostra spontanea iniziativa».
La lettera pubblicata sull’account Instagram dell’argentino, però, non risparmia pesanti accuse alla dirigenza: «Per questo siamo rimasti colpiti che qualche membro della società ha provato a metterci sotto pressione per fare qualcosa che noi abbiamo sempre voluto fare – e spiega il ritardo nel raggiungimento dell’accordo -. Di fatto, se c’è stato un ritardo di qualche giorno nella stipula dell’accordo, è perché stavamo cercando una formula per aiutare tanto il club quanto tutti i suoi dipendenti in questo momento così difficile».
Mentre i giocatori della prima squadra si riducono lo stipendio del 70%, «daremo dei contributi affinché gli impiegati del club possano ricevere il 100% del proprio stipendio», chiarisce Messi. Il quale spiega anche il motivo del silenzio mantenuto durante la scorsa settimana: «Se non abbiamo parlato fino a oggi è perché la priorità era trovare soluzioni reali per aiutare la società, ma anche le persone più colpite da questa situazione».
Si chiude così la querelle che aveva portato a una spaccatura tra lo spogliatoio e la dirigenza blaugrana. Lo scorso sabato, anche la Juventus ha annunciato un accordo con i giocatori che porterà a un risparmio per le casse del club di circa 90 milioni di euro.
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