WhatsApp spezza le catene: per evitare le fake news ridotti gli inoltri a raffica nei gruppi

L’applicazione, comprata da Zuckerberg nel 2019 è il nuovo fronte dove combattere la disinformazione. Qui negli ultimi mesi le strade per fare circolare le fake news stanno diventando sempre più strette

Se scorrete la home page di Open, subito dopo notizie appena pubblicate, troverete la nostra sezione fact-checking. Qui le fake news vengono prese, smontate e analizzate. Se provate ad aprire la sezione, potrete vedere come molte di queste bufale arrivino da WhatsApp, la piattaforma di Facebook che infatti oggi ha deciso di dare una nuova stretta a queste catene.


L’applicazione di messaggistica da due miliardi di utenti è diventata terreno fertile per far circolare ricostruzioni complottistiche, audio e video falsi, o immagini attribuiti a contesti completamente diversi da quelli in cui sono state staccate. Il meccanismo è simile a quello di un contagio. Attraverso gruppi e contatti privati, uno stesso messaggio si può propagare decine di volte, diventando virale senza lasciare traccia.


A gennaio 2019 l’applicazione di Mark Zuckerberg ha inserito il primo limite: i messaggi si possono inoltrare solo a cinque contatti alla volta. Sempre lo scorso anno a fine marzo è partita una sperimentazione, poi diventata effettiva, che introduceva un simbolo sopra ai messaggi inoltrati più volte.

Ora l’ultima stretta: i messaggi si possono inoltrare solo a un contatto, o gruppo, per volta. Un limite che cerca di rendere più difficile la diffusione di messaggi. In questo modo infatti gli utenti sono costretti a fare molti più passaggi se proprio decidono di inviare lo stesso messaggio a tutta la rubrica, come spiega la stessa WhatsApp:

Abbiamo riscontrato un notevole incremento della quantità di messaggi inoltrati. Molti utenti ci hanno riferito di essere infastiditi da questi messaggi e di temere che possano contribuire alla diffusione di notizie false. Riteniamo pertanto che sia importante rallentare la propagazione di questi messaggi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private

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