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Coronavirus. I video e le foto delle auto in coda per la Pasqua tra bufale, disinformazione e realtà

13 Aprile 2020 - 11:45 David Puente
Erano in corso dei posti di blocco della Polizia di Stato per verificare se i cittadini erano in regola

Nei giorni che accompagnavano l’arrivo del fine settimana pasquale 2020 sono circolate diverse immagini e articoli in merito alle auto in coda, in particolare a Roma, per parlare della «fila vacanziera» ai tempi del Coronavirus. In merito a questi contenuti sono state diffuse bufale, disinformazione e realtà creando confusione negli utenti.

Un articolo dell’Huffpost dal titolo «Fuga da Roma verso il mare, migliaia di auto in coda sulla Pontina direzione Pomezia»

Partiamo da un fatto e cioè che le Forze dell’Ordine come la Polizia di Stato aveva attivato dei posti di blocco proprio per controllare che non ci fossero irregolarità da parte di chi percorreva tratti stradali che portavano fuori città e verso luoghi di villeggiatura. In un momento come questo dove è importante mantenere l’ordine e la quarantena bisogna fare attenzione.

Il video della tangenziale est di Roma condiviso dal Corriere. Scrivono che sia stato girato l’undici aprile, ma circolava già il 7 con la condivisione dall’account di Rita dalla Chiesa dove si domandava se era possibile che ciò accadesse.

Il risultato dei posti di blocco è proprio quello che vediamo nei vari video condivisi sui social e ripresi dai media. Tra questi quello della tangenziale est all’altezza dello Scalo San Lorenzo riportato anche dal Corriere che circolava già il 7 aprile 2020, oppure quello ripreso sulla Salaria dove sono presenti anche gli agenti della Polizia di Stato:

Posto di blocco sulla Salaria, ore 14, questo è il traffico di Roma: i cittadini non si arrendono ai divieti e si mettono comunque in macchina formando lunghe code. Le forze dell’ordine infatti bloccano le vetture per controllare che i motivi della trasferta siano reali. Una procedura che richiede del tempo, e il risultato è che molti rinunciano, tranne chi veramente, come i pendolari, si mette in macchina per necessità.

Fabio Massi mette in evidenza su Twitter il comportamento di Repubblica che, di fronte al video ripreso da un’ambulanza, riporta prima una narrativa per poi aggiornare il tutto dopo le verifiche:

  • «Coronavirus, auto in coda sul Raccordo Anulare di Roma: “Vanno a fare la gita fuori porta”»
  • «Coronavirus, auto in coda a Roma: “Vanno a fare la gita fuori porta”. Ma in molti erano autorizzati»
  • «Coronavirus, auto in coda a Roma: “Vanno a fare la gita fuori porta”. Ma è l’effetto dei controlli»

Arriviamo, infine, alle prese in giro come quella del tweet di Andrea:

@latina24ore la pontina ora in direzione Latina inviata mi da un mio collega sul furgone per le consegne

La foto è stata scattata in Germania nel 1989, nello sfondo risulta evidente – oltre la bandiera tedesca – la Porta di Brandenburgo. Non è l’unico, di recente un utente aveva pubblicato in un tweet una foto già diffusa nel 2011 spacciandola una foto scattata a pasquetta 2020 «nello svincolo per Ladispoli».

Conclusioni

Tra i video che stanno circolando sono riprese le code dovute ai blocchi della Polizia di Stato che effettua i controlli per verificare quanti stiano circolando con la giusta motivazione (e casi di violazione sono stati riscontrati). Risulta evidente che si creino code, ma giudicare i conducenti di quelle auto dal solo video senza conoscere le reali e singole motivazioni dello spostamento risulta dannoso e controproducente.

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