Coronavirus, aumentano i casi di bambini con i geloni ai piedi. I pediatri: «Ipotesi correlazione con il Sars-Cov-2»


Continuano a crescere le segnalazioni di lesioni sulle dita dei piedi dei bambini, simili a un eritema pernio, più conosciuto come gelone. «Registriamo un’anomala frequenza dei cosiddetti geloni – ha detto il segretario nazionale Attività scientifiche ed etiche della Federazione italiana medici pediatri, Fimp, Mattia Doria – se fosse confermato il legame con il nuovo Coronavirus, la manifestazione dei sintomi potrebbe diventare indicatore di caso sospetto».
Negli ultimi 20 giorni, sono stati segnalati dalla rete dei pediatri di famiglia circa 100 casi. Un’incidenza atipica per la stagione: per questo, secondo alcuni pediatri, potrebbe esserci una correlazione tra l’insorgenza della patologia e l’infezione da Sars-Cov-2. «Non sappiamo con certezza se queste lesioni possano essere correlate all’epidemia di Covid-19», ha ribadito Doria.
Una strana coincidenza cronologica
«Solo alcuni dei pazienti osservati, per lo più privi di altri sintomi, hanno avuto la possibilità di accertamenti di laboratorio – ha aggiunto il medico -. Tuttavia, la coincidenza cronologica dei due eventi e la possibilità che fra i meccanismi patogenetici della infezione da Covid-19 possano rientrare alterazioni vascolari, lascia spazio alla non ancora verificata ipotesi che la comparsa di lesioni a carico delle estremità Erythema Pernio-Like possa rappresentare una espressione cutanea di questa infezione nel bambino».
Non solo i bambini
Doria ha ricordato che questo quadro clinico «sarebbe compatibile con la manifestazione della malattia nell’adulto: lesioni dermatologiche sui piedi sono state osservate in molti pazienti ricoverati con Covid-19, in Italia, Cina, Spagna e Francia. Un’ipotesi peraltro confermata da un gruppo di studio di dermatologi spagnoli e pubblicata dal British Journal of Dermatology», conclude.
L’allarme dagli Stati Uniti
La comunità scientifica si sta interrogando sugli effetti meno studiati che il nuovo virus ha sull’organismo umano. Insieme all’approfondimento sulla malattia di Kawasaki, sempre legata all’infanzia, l’aumento di geloni tra i pazienti è stato riscontrato già da tempo da alcuni medici americani. Il New York Times ha riportato la testimonianza della dottoressa Lindy Fox, dermatologa di San Francisco.
Prima della diffusione dell’epidemia del Covid-19, la dottoressa vedeva quattro o cinque pazienti all’anno con geloni. A partire da marzo, invece, «siamo stati inondati di visite alle dita dei piedi», ha detto Fox. «Ho cliniche piene di persone che entrano con lesioni ai piedi. E si tratta di persone che non hanno mai avuto geloni prima d’ora».
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