Pakistan: un aereo con 98 persone a bordo precipita a Karachi, «ci sono dei sopravvissuti» – Il video

Il pilota in fase di atterraggio avrebbe avuto un problema tecnico. L’aereo è precipitato in una zona residenziale e diverse persone sarebbero rimaste intrappolate sotto le macerie. I morti sarebbero almeno 17

Un aereo pachistano con 98 persone a bordo è precipitato su una zona residenziale poco prima dell’atterraggio all’aeroporto di Karachi. Il volo era partito da Lahore e, secondo fonti locali citate dai media in Pakistan, si trattava di un Airbus A-320 della Pakistan International airlines. Secondo il portavoce dell’ospedale Jinnah di Karachi, sarebbero almeno 17 i morti e 8 i feriti. Diverse persone sarebbero intrappolate sotto le macerie delle abitazioni su cui è crollato l’aereo.


Le prima immagini trasmesse dalle tv locali mostrano che diverse case sono state colpite, con un’imponente colonna di fumo sviluppatasi sul luogo dell’incidente. Ci sarebbero dei sopravvissuti tra i passeggeri dell’aereo, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa. Tra di loro Zafar Masud, presidente della Banca del Punjab, i cui familiari hanno postato fotografie dell’uomo in ospedale. Le autorità hanno anche precisato che a bordo dell’aereo c’erano 91 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio. Diverse persone sarebbe intrappolate sotto le macerie delle abitazioni.


Secondo i media locali, le comunicazioni tra il pilota e la torre di controllo dell’aeroporto di Karachi si sono interrotte un minuto prima dell’ora di atterraggio, prevista per le 14.30 locali. Il pilota in fase di atterraggio avrebbe riportato un «problema tecnico», secondo quanto riferito dalla portavoce della compagnia Pakistan International airlines, Abdullah Khan. In particolare il pilota nell’ultimo dialogo con la torre di controllo, avrebbe detto di aver perso due motori. Secondo la testimonianza di un residente, l’aereo ha fatto tre giri sopra lo scalo, prima di precipitare. «Almeno quattro case sono crollate, c’erano fiamme e fumo», ha detto un testimone oculare, Mohammed Uzair Khan, alla Bbc.

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