Alex Zanardi, l’ipotesi dell’errore prima dell’incidente: «Filmava con il cellulare»

L’atleta avrebbe invaso per due volte la corsia opposta: secondo il racconto di un uomo che correva al suo fianco, il campione paralimpico stava girando dei video con il cellulare

Spunta un supertestimone che avrebbe assistito da pochi metri di distanza all’incidente di Alex Zanardi. «Voleva riprendere il panorama mentre correva», ha raccontato agli amici. Sembrerebbe confermata l’ipotesi della distrazione del campione paralimpico che, guardando lo schermo del cellulare, non si sarebbe accorto di aver invaso la corsia con il senso di marcia opposto della statale 146 nel Comune di Pienza.


Il testimone – scrive il Messaggero – è un ciclista di Sinalunga che stava pedalando al fianco di Zanardi, al momento ricoverato in terapia intensiva all’ospedale alle Scotte di Siena. L’incidente è avvenuto il pomeriggio del 19 giugno durante una tappa della staffetta di Obiettivo tricolore. Una ricostruzione però smentita dalla Procura, che sta analizzando i filmati. Dai video emergerebbe che Zanardi avesse le mani saldamente sul mezzo.


Il video

A suffragare il racconto del ciclista di Sinalunga, un video registrato da un cameraman freelance appassionato di corse. Dai frame appare come Zanardi fosse poco attento già da una prima curva del tracciato: l’atleta non si è accorto che la stava tagliando, mentre riprendeva il panorama. Nel senso di marcia opposto, fortunatamente, non arriva ancora nessuno.

Alla curva successiva, però, Zanardi ha superato nuovamente la segnaletica orizzontale e questa volta di fronte a sé ha trovato la careggiata occupata da un mezzo pesante. L’autista ha provato a evitare l’handbike fuori controllo, ma il mezzo di Zanardi, per la brusca frenata, si è imbarcato, sbandando più volte e colpendo prima la fiancata del camion e poi il parafango di una ruota.

«Ho visto Alex planare sopra di me, schiantarsi sulla strada e poi atterrare fino a rotolare in una cunetta, sembrava come una lancia schizzata via dopo essere rimbalzato sull’oggetto colpito», sarebbero state le parole del testimone di Sinalunga. Il ciclista che correva al fianco di Zanardi, dopo aver passato due notti insonni, andrà in caserma per rendere dichiarazioni spontanee.

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