Coronavirus, in Calabria scatta la “mini zona rossa”: focolaio dopo il rientro di due positivi

In tre quartieri scatta il «divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica», disposto anche «il divieto di accesso», consentiti solo gli spostamenti «ritenuti essenziali». Ecco l’ordinanza

In Calabria la governatrice Jole Santelli ha disposto, da oggi e fino alle 14 del 26 giugno, la chiusura di tre quartieri costieri di Palmi (Pietrenere, Tonnara e Scinà), piccolo comune di 18mila abitanti a Reggio Calabria. Una “mini zona rossa” che si è resa necessaria dopo aver individuato un focolaio con 8 persone positive al Coronavirus derivante, stando a quanto si apprende, da due positivi che erano rientrati in Calabria da altre regioni.


Cosa prevede l’ordinanza

Sull’ordinanza della Regione Calabria si parla del «divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di vicinanza fisica e limitando al massimo ogni spostamento». Disposto anche «il divieto di accesso», consentiti solo gli spostamenti «ritenuti essenziali» mentre «sono sospese le attività commerciali e produttive a eccezione di quelle essenziali».


«Scongiurata la chiusura della città»

Chiesto, infine, il «potenziamento dell’attività di individuazione di eventuali altri soggetti positivi asintomatici» con l’effettuazione di test per «valutare la reale incidenza». «Siamo riusciti a scongiurare una chiusura della città e una chiusura prolungata dell’area costiera. Quattro giorni dunque, per tutelare sia la salute sia la stagione estiva, oltre che per essere certi di ripartire in totale sicurezza», si legge sulla pagina Facebook del Comune di Palmi.

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