Pillola abortiva, la Toscana autorizza la prescrizione in ambulatorio: è la prima regione

Le Asl avranno 6 mesi di tempo – a partire dalla pubblicazione della delibera in approvazione lunedì prossimo – per organizzarsi e adeguare i loro percorsi sanitari a questo progetto della Regione

In Toscana l’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica sarà presto garantita come prestazione ambulatoriale anche nei poliambulatori pubblici autorizzati e collegati agli ospedali. Il prossimo lunedì la giunta regionale approverà un protocollo contenente questa e altre novità in materia.


In particolare, la Regione Toscana – la prima a intervenire in questa direzione – darà anche mandato alle strutture della direzione Diritti di cittadinanza e Coesione sociale di attivare tutte le procedure necessarie per la prestazione sanitaria relativa alla pillola abortiva, con attenzione al ruolo dei consultori e agli interventi per la continuità del percorso assistenziale, come fanno sapere fonti della regione. Il tutto secondo un’ottica di integrazione tra territorio e struttura sanitaria.


«Siamo stati i primi a somministrare la Ru486, acquistandola all’estero, perché la ritenevamo più appropriata rispetto all’aborto chirurgico in certe situazioni», ha ricordato il governatore della Toscana Enrico Rossi.

Tra le altre novità in arrivo dai prossimi mesi, la regione ha stabilito che le Asl dovranno fornire informazioni di ogni genere in versione multilingue, garantire a chi si rivolge alle strutture un’adeguata accoglienza e certamente garantire la totale privacy. A questo punto le Asl avranno sei mesi di tempo – a partire dalla pubblicazione della delibera in approvazione lunedì prossimo – per organizzarsi e adeguare i loro percorsi sanitari a questo progetto della Regione.

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