Il fantoccio di una bambina tra le braccia di Montanelli: «Ora la statua è completa» – Il blitz della street artist Donati Meyer

Gli agenti sono intervenuti, fermando l’artista, che è stata identificata, e hanno interrotto «la performance non violenta di disobbedienza civile»

Un altro “attacco” alla statua milanese di Indro Montanelli. Questa volta è stata l’artista Cristina Donati Meyer a prendere di mira il monumento, integrandolo con una «bambina dodicenne, schiava sessuale, che il giornalista comprò in Eritrea, durante l’occupazione italiana».


È stata la stessa Meyer a comunicare su Facebook di aver eluso la sorveglianza e scavalcato la doppia fila di reti e transenne e aver posato in braccio a Montanelli «il fantoccio di una bambina eritrea e affisso un cartello esplicativo».


«Il monumento a Indro Montanelli, così, è completo – è scritto su un foglio bianco attaccato alla base -. Non occorreva colorare la statua, era sufficiente aggiungere sulle ginocchia la bambina eritrea di 12 anni della quale abusò da soldato colonialista».

Gli agenti sono intervenuti , fermando l’artista, che è stata identificata, e hanno interrotto «la performance non violenta di disobbedienza civile». Qualche settimana fa la statua era stata imbrattata da un collettivo studentesco. Mentre lo street artist Andrea Villa l’aveva ricoperta con un preservativo.

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