Focolaio alla Bartolini di Bologna, su un furgone della ditta spunta il cartello «untore»

L’ultima vicenda è stata denunciata dall’attivista bolognese Cathy La Torre, che ha lanciato un appello alla sua città: «Tira fuori gli anticorpi contro odio e pregiudizio». Solo due giorni fa, un corriere dei Ferrara aveva denunciato episodi di discriminazione

Si aggiunge un nuovo caso di discriminazione nei confronti di un dipendente di Bartolini a Bologna, dove è scoppiato un focolaio di oltre 100 casi di Coronavirus tra i lavoratori della sede bolognese. Situazione che secondo la Asl locale sarebbe in fase di contenimento. L’ultimo episodio è accaduto proprio nella zona Roveri, vicino alla sede della società: un cartello con la scritta «untore» è stato messo su uno dei furgoni usati per le consegne.


Il caso è stato denunciato dall’avvocata e attivista bolognese Cathy La Torre su Facebook, che ha spiegato: «Il lavoratore ha chiesto di restare anonimo, per paura di eventuali ritorsioni. E già questo dimostra che ci muoviamo cinema vicenda dai contorni poco chiari».


Lo scorso 28 giugno, il quotidiano La Nuova Ferrara aveva raccolto un’altra denuncia da parte di un dipendente di Bartolini. Il corriere ha raccontato delle crescenti difficoltà nello svolgimento del suo lavoro, visto che in diversi casi ha spiegato di essere trattato «come un untore», nonostante lavori in un’altra sede che non è stata coinvolta dai contagi.

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