Stati Popolari, il manifesto politico di Aboubakar Soumahoro: «Se non ci ascoltano, faremo da soli» – Il video

«Parteciperete alle prossime elezioni?» Non lo esclude, il sindacalista. Risponde alla domanda e no, non dice di no

Un manifesto politico. «E se non ci ascolteranno lo metteremo in atto da soli». La promessa che viene fuori da piazza San Giovanni a Roma e dagli Stati Popolari voluti da Aboubakar Soumahoro è un manifesto politico. Anche partecipando alle prossime elezioni? Non lo esclude. Risponde alla domanda e no, non dice di no.


«Cambiare la filiera del cibo, perché vogliamo sapere cosa e chi c’è dietro a quello che mangiamo ogni giorno – scandisce il sindacalista nel suo intervento conclusivo sul palco -. E poi una risposta all’emergenza abitativa, uguaglianza, cultura, lavoro».


In piazza c’è il precariato, i diritti mancati dei rider, le vertenze Whirlpool ed ex Ilva, gli ambientalisti di Fridays for future, gli attivisti del movimento Black Lives Matter, gli italiani e le italiane senza cittadinanza, il mondo della cultura dimenticato anche dalle risposte alla crisi da Coronavirus, i migranti e braccianti agricoli per cui la sanatoria pur voluta dalla ministra Teresa Bellanova è stata «una truffa».

«Oggi siamo visibili», dice Aboubakar Soumahoro. «E lo siamo anche quando vi portiamo la pizza, quando raccogliamo il cibo per voi. Non siamo invisibili».

In copertina Ansa/Fabio Frustaci| Il sindacalista Aboubakar Soumahoro agli Stati Popolari dei lavoratori ”invisibili” piazza San Giovanni, Roma 5 luglio 2020

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