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Mose, su le paratoie per la prova generale: la protesta degli ambientalisti. Conte: «Non siamo qui per passerelle» – I video

10 Luglio 2020 - 12:04 Marco Assab
Al via la prova generale per l'innalzamento delle 78 paratoie. Conte: «Opera poderosa che attende da anni il completamento»

«Questa non è una cerimonia di inaugurazione. Noi siamo qui per un test, non per una passerella. Un test che il governo vuole toccare con mano per verificare l’andamento dei lavori. Con questo test vedremo insieme l’innalzamento delle 78 paratoie e la chiusura contemporanea di tutte le bocche di porto».

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato così, davanti ai cronisti, il motivo della sua visita oggi a Venezia, insieme ai ministri De Micheli, D’Incà e Lamorgese. Osservato speciale il Mose, una delle più grandi opere incompiute d’Italia, che è ritornata sotto i riflettori nel Dl Semplificazioni. Questa mattina i rappresentanti del governo hanno visitato la Control room, installata sull’isola artificiale del Lido di Venezia.

Il Mose, ha spiegato Conte, è una «poderosa opera che attende da anni il completamento. Una barriera che si estende per 1,6 chilometri e che è nata per un obiettivo concreto: salvaguardare Venezia dall’acqua alta». «Quando siamo venuti qui, – ha proseguito – in una occasione non piacevole, il 12 novembre, abbiamo toccato con mano la sofferenza di questa città, ci siamo fatti una promessa: questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno-inverno ci sia uno strumento di salvaguardia».

«Questa opera – ha aggiunto – ha attirato critiche e dibattiti, è stata avversata e auspicata, rallentata nell’esecuzione, su cui si sono addensati episodi di corruzione e malaffare che ne hanno compromesso il completamento. Non dobbiamo dimenticare nulla, è la storia».

Conte ha poi premuto il pulsante che dà il via alla prova generale di innalzamento delle paratoie del sistema. Per la prima volta quindi tutto il complesso di 78 dighe mobili è entrato in funzione alle tre bocche di porto del lido di Venezia, separando la laguna dal mare. 

La protesta degli ambientalisti

Non sono mancate le proteste degli ambientalisti, sotto le bandiere No Mose e No Grandi Navi. Su una decina di imbarcazioni, davanti Piazza San Marco, gli attivisti hanno esposto striscioni di protesta contro le dighe e contro il passaggio delle grandi navi. Poi, a bordo dei barchini, hanno cercato di dirigersi verso l’isola artificiale sede della “Control Room”, dove si teneva la cerimonia del test, venendo però fermati dalle forze dell’ordine.

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