L’ultima stoccata di De Luca: «In Italia la riforma più urgente è la riapertura dei manicomi»

Il sarcasmo del governatore campano contro il ministero dell’Ambiente e i tempi lunghi di valutazione ambientale

Questa volta è il ministero dell’Ambiente a essere finito al centro dell’ilarità del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione, intervenuto alla rassegna «I due giorni di Alis» a Sorrento e intervistato da Bruno Vespa ha parlato del ruolo del ministero. «Avete presente quelle stanze chiuse, dove c’è gente che calcola le vicende della storia su epoche geologiche?», dice De Luca.


«C’è sempre una curiosità che non mi fa dormire. Voi prendete un secchio di sabbia dal fondo di un porto, lo dovete portare in laboratorio e dovete vedere se ci sono residui. Questa operazione comporta un’indagine di 24 ore. O no? Senno spiegatemi che diavolo fate per due anni. Un secchiello di sabbia», afferma De Luca raccontando del parare ottenuto sul porto di Salerno da parte del ministero dopo due anni.


«Ci hanno detto che potevamo fare il dragaggio. Ma la sabbia prelevata doveva essere riversata a venti miglia dalla costa ma per uno spessore di non più di 5 centimetri. Chi nei prossimi millenni andrà a verificare se sono 5 centimetri? Ma siete dei dementi?». E così De Luca sferra il colpo finale, con la sua solita lingua pungente: «Per questo mi è capitato di sostenere altre volte che in Italia la riforma più urgente, quella urgentissima è la riapertura dei manicomi».

La critica del governatore è in particolare rivolta alla necessità di decentralizzare alcune competenze alle regioni. «Ma vi pare possibile che noi parliamo di logistica e dobbiamo avere il ministero dell’Ambiente a Roma che deve rilasciare un parere sul porto di Salerno, Napoli, Castellamare?».

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