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«Egitto paese serio: bye bye Zaky», leghista di Modena nella bufera. E insiste: «La campagna per lui è un errore»

18 Luglio 2020 - 11:49 Giada Giorgi
«Esistono Paesi seri come l'Egitto che non si lasciano condizionare da ong», aveva scritto lunedì Luca Rossi. Dal Pd di Modena si chiede più rispetto per «un ragazzo che rischia di morire come Giulio Regeni»

«Esistono Paesi seri come l’Egitto che non si lasciano condizionare da ong. Bye Bye Zaky». A scrivere queste parole sulla sua pagina Facebook, lunedì scorso, è stato l’esponente della Lega di Modena, Luca Rossi. Il commento sul prolungamento della detenzione di Patrick George Zaky, lo studente dell’Università di Bologna detenuto in Egitto da febbraio, ha scatenato decine di commenti indignati sui social.

Non abbastanza però per far cambiare idea al leghista, che dopo alcuni giorni ha ribadito la sua posizione. Contro il leghista è intervenuto anche il segretario del Pd di Modena e assessore comunale alla Cultura, Andrea Bortolamasi: «Una frase che si commenta da sola – ha scritto su Facebook, riportando il post dell’esponente leghista.

«Una pugnalata, l’ennesima verso la famiglia, gli amici e il mondo accademico» ha continuato Bortolamasi. L’esponente Pd di Modena ha poi continuato invitando Rossi a chiedere scusa, «mi piacerebbe, ma rimarrà una vana speranza».

Nessun passo indietro

Nonostante gli attacchi il leghista Rossi non indietreggia. «Confermo la mia opinione sulla questione» ha scritto in un post di risposta. «La campagna politico/mediatica per la scarcerazione dello studente», ha continuato, «sta deteriorando i rapporti con Il Cairo».

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