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Migranti in fuga da Caltanissetta e da Porto Empedocle, Lamorgese: «Quasi tutti rintracciati» Musumeci: «La Sicilia non è una colonia»

27 Luglio 2020 - 20:00 Olga Bibus
«Pretendo rispetto per la Sicilia. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che "tutto va bene"», ha detto il governatore della Regione

Fuga in massa di migranti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Nella tensostruttura, con una capienza massima di 100 persone, c’erano 520 migranti ammassati in condizioni disumane: senza finestre, con temperature roventi. I trasferimenti verso altre strutture della penisola sono bloccati perché la prefettura di Agrigento fa fatica a trovare posti dove le persone sbarcate possano effettuare la sorveglianza sanitaria.

«I migranti che si erano allontanati dalla struttura di Porto Empedocle sono stati quasi tutti rintracciati». A confermarlo è la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una telefonata con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. La titolare del Viminale ha anche confermato che, nell’hotspot di Lampedusa e nell’hub di Porto Empedocle, sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e che, entro la giornata di domani, verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti. Lamorgese ha poi assicurato che, dal punto di vista sanitario, la situazione è sotto controllo e che presto sarà inviato personale militare dell’operazione Strade sicure per controllare la situazione.

In fuga dal Cara di Caltanissetta

Sono stati rintracciati 125 dei 184 migranti fuggiti dal Cara di Pian del Lago, a Caltanissetta, in Sicilia. Saranno rimessi tutti in quarantena. «Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia», ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, intervenendo sulla vicenda. «Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che “tutto va bene”», ha scritto su Facebook.

L’allarme del sindaco di Caltanissetta

«Sto andando in Comune a scrivere una nota al ministro Luciana Lamorgese ribadendo che la struttura di Caltanissetta non è in grado di contenere queste persone, perché evidentemente non è idonea. Pretendo che non venga più nessuno a Caltanissetta e che il Cara venga svuotato da chi è in quarantena. Ringraziamo le forze dell’ordine per aver rintracciato più di 100 migranti ma rimango dell’opinione che non possano stare qui», ha affermato il sindaco Roberto Gambino. Ieri, 26 luglio, il primo cittadino aveva detto: «Chiederò al governo di non inviare più immigrati a Pian Del Lago». Ma aveva anche assicurato che i migranti erano risultati tutti negativi al tampone.

«Non ci sono positivi, ma non è questo il punto: chiedo la massima sicurezza della struttura. Perché in questo modo non si possono contenere. Così non si può continuare. Stando a quanto è accaduto oggi evidentemente non ci sono le condizioni di sicurezza adeguate», aveva detto. Le persone fuggite fanno parte di un gruppo trasferito nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo per la quarantena obbligatoria per combattere l’epidemia di Coronavirus dopo lo sbarco in Italia.

Nuovi sbarchi a Lampedusa

Mentre il Viminale sarebbe alla ricerca di una nave per la quarantena per i migranti di Lampedusa, sull’isola continuano gli sbarchi: nella notte sono stati soccorsi due barconi per un totale di 114 migranti. Settanta tunisini sono stati rintracciati dalla Guardia costiera, altri 40 sono stati soccorsi dalla Capitaneria: si tratta di 4 marocchini e 40 originari del Bangladesh. Inoltre un’altra imbarcazione sarebbe entrata in acque italiane con 44 persone a bordo ed è stata soccorsa dalla Guardia costiera.

Le persone sbarcate a Lampedusa sono state portate nel centro di accoglienza dove al momento si trovano circa 650 ospiti. Nei giorni scorsi il sindaco Totò Martello aveva denunciato «una situazione insostenibile», annunciando di voler dichiarare lo stato di emergenza. Da allora 520 migranti sono stati accompagnati in altre strutture. A Caltanissetta invece sono stati ritrovati 118 dei 184 migranti fuggiti dal Cara.

Il sit-in di protesta

Nella notte l’ex senatrice leghista Angela Maraventano ha partecipato a un sit-in di protesta per impedire l’arrivo dei migranti sull’isola: «Siamo stanchi, adesso basta. Chiediamo due aerei per trasferire, immediatamente, questi migranti che sono sull’isola perché siamo in pericolo», hanno detto i manifestanti che hanno tenuto una corda per bloccare l’accesso al molo.

Rintracciati 4 dei 23 migranti fuggiti in Umbria

Nel frattempo sono stati rintracciati altri quattro dei 23 migranti che nella serata del 18 luglio avevano lasciato il centro di accoglienza di Gualdo Cattaneo, dove si trovavano in quarantena precauzionale. Tutti negativi anche in questo caso. Due persone erano già state ritrovate lì vicino il giorno successivo, nella zona di Bevagna. Gli altri invece sarebbero stati ritrovati fuori dalla regione.

Immagine copertina: Ansa | Cara Pian del Lago di Caltanissetta, 26 luglio 2020

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