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Usa, crescono i casi di Covid tra i bambini. Gli scienziati: «Rischi maggiori nella fascia tra 5 e 10 anni»

15 Agosto 2020 - 11:28 Giada Giorgi
Lo studio dell'American Academy of Pediatrics ha rilevato 97mila casi di bambini contagiati solo nelle ultime due settimane di luglio. Mentre in California si registra la prima morte di un bambino, c'è grande timore per la riapertura delle scuole

97mila casi di bambini contagiati, segnalati solo nelle ultime due settimane del mese di luglio, 339mila dall’inizio pandemia da Covid-19. Sono i numeri dello studio recentemente pubblicato dall’American Academy of Pediatrics e dalla Children’s Hospital Association  sulla diffusione del virus tra i bambini negli Stati Uniti, e che stanno facendo preoccupare gli esperti. In diverse zone degli Stati Uniti l’aumento esponenziale dei casi di bambini contagiati dal virus è stato registrato a seguito della riapertura tempestiva delle scuole.

Il giorno dopo la ripresa delle lezioni per un distretto scolastico della Georgia, uno studente di seconda elementare è risultato positivo al Coronavirus, mandando a casa il suo insegnante e i suoi compagni di classe per una quarantena di due settimane. Nello stesso periodo il dipartimento della salute della Georgia ha confermato la morte di un bambino di sette anni, il più giovane dello Stato a morire a causa del virus.

La dott.ssa Linda Rosenstock, professoressa di politica sanitaria e preside emerito della Fielding School of Public Health dell’UCLA (Università Californiana di Los Angeles), al The Guardian ha voluto chiarire come l’aumento di contagi tra i bambini sia un effetto inevitabile dell’aumento generale dei contagi negli Stati Uniti. Aggiungendo, inoltre, che «il fatto che un numero inferiore di bambini sia stato testato in precedenza durante la pandemia potrebbe aver alimentato il “mito” che i bambini non fossero a rischio di infezione».

La ricerca scientifica continua a ribadire invece che i bambini tendono ad avere sintomi più lievi rispetto agli adulti ma che vengono contagiati e possono contagiare allo stesso modo. Secondo lo studio dell’American Academy of Pediatrics, a livello nazionale i bambini rappresentano l’8,8% di tutte le infezioni da Covid. Circa il 70% dei nuovi casi segnalati a luglio proviene da Stati del sud e dell’ovest, dove il Coronavirus ha invaso la popolazione.

La California, a fine luglio ha visto la sua prima morte di un bambino causa Covid mentre Wyoming, Tennessee e New Mexico sono in cima ai tassi di infezione pro capite per i bambini, che rappresentano il 15% dei casi complessivi. 

Il rapporto arriva mentre gli stati e le regioni di tutto il Paese discutono su come riaprire in sicurezza le scuole in presenza. Uno dei casi più eclatanti è quello del consiglio educativo della contea di Orange che ha raccomandato la riapertura delle scuole senza l’uso di mascherine o di distanziamento sociale.

Indicazioni che hanno suscitato la reazioni degli esperti che hanno subito stigmatizzato le decisioni prese. Katherine Williamson, portavoce dell’American Academy of Pediatrics, ha fatto sapere come il rischio di contagio maggiore sia nella fascia d’età dai 5 ai 10 anni, mentre per i bambini più piccoli risultino molti più casi asintomatici. Un elemento, quest’ultimo, altrettanto pericoloso per un controllo con i test che potrebbe venire trascurato.

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