Il timore più grande di cittadini e ambientalisti si è avverato, la nave mercantile arenata da quasi venti giorni nelle acque dell’isola Mauritius si è spezzata. Ora è difficile prevedere una rimozione delle due parti senza che il carburante rimasto sulla nave fuoriesca e continui a macchiare di nero il mare incontaminato della zona.

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Mobilisation Nationale Wakashio| Il cargo giapponese MV Wakashio spezzato in due

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Mobilisation Nationale Wakashio |Il cargo giapponese MV Wakashio spezzato in due

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Mobilisation Nationale Wakashio|Il cargo giapponese MV Wakashio arenato nelle acque di Mauritius

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Mobilisation Nationale Wakashio |Il cargo giapponese MV Wakashio spezzato in due

Oil spill off Mauritius after bulk carrier ship Wakashio hit the coral reefs
EPA/STRINGER| Dettaglio del punto di frattura del cargo giapponese MV Wakasho
Il mercantile MV Wakashio si era incagliato il 25 luglio scorso. Mentre l’equipaggio era stato portato subito in salvo la nave è rimasta lì, cominciando a perdere carburante due settimane dopo. Il cargo giapponese con 4mila tonnellate di petrolio, si è spezzato dopo averne perse oltre 1000. Le squadre di salvataggio hanno fatto di tutto per pompare le restanti 3mila tonnellate circa di petrolio dalla nave, dove ora si stima ne siano rimaste 90.

Il primo ministro di Mauritius Pravind Jugnauth aveva chiesto aiuto al presidente Macron per un’assistenza urgente. «Il nostro Paese non ha le capacità e le competenze per rimettere a galla la nave arenata», aveva scritto su Twitter.
August 7, 2020
Le operazioni di rimozione dei due pezzi di nave si ipotizzano difficili anche per le condizioni climatiche dei prossimi giorni. Secondo i servizi meteorologici dell’isola, il clima peggiorerà con onde che raggiungeranno un’altezza massima di 4.5 metri. La “marea nera” intanto continua a espandersi, le immagini del satellite fotografano il movimento del carico riversato nelle acque cristalline.
August 8, 2020
Foto in copertina: Mobilisation Nationale Wakashio
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