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Mauritius, il cargo giapponese si è spezzato. In mare già 1000 tonnellate di greggio, è disastro ambientale – Le immagini

16 Agosto 2020 - 11:49 Giada Giorgi
Delle 4mila tonnellate di petrolio presenti su MV Wakashio, 1000 sono state già perse in mare, circa 3mila recuperate dalle squadre di salvataggio. Si stima ne siano rimaste altre 90 a rischio riversamento

Il timore più grande di cittadini e ambientalisti si è avverato, la nave mercantile arenata da quasi venti giorni nelle acque dell’isola Mauritius si è spezzata. Ora è difficile prevedere una rimozione delle due parti senza che il carburante rimasto sulla nave fuoriesca e continui a macchiare di nero il mare incontaminato della zona.

Il mercantile MV Wakashio si era incagliato il 25 luglio scorso. Mentre l’equipaggio era stato portato subito in salvo la nave è rimasta lì, cominciando a perdere carburante due settimane dopo. Il cargo giapponese con 4mila tonnellate di petrolio, si è spezzato dopo averne perse oltre 1000. Le squadre di salvataggio hanno fatto di tutto per pompare le restanti 3mila tonnellate circa di petrolio dalla nave, dove ora si stima ne siano rimaste 90.

Aman Srivastava| La marea nera

Il primo ministro di Mauritius Pravind Jugnauth aveva chiesto aiuto al presidente Macron per un’assistenza urgente. «Il nostro Paese non ha le capacità e le competenze per rimettere a galla la nave arenata», aveva scritto su Twitter.

Le operazioni di rimozione dei due pezzi di nave si ipotizzano difficili anche per le condizioni climatiche dei prossimi giorni. Secondo i servizi meteorologici dell’isola, il clima peggiorerà con onde che raggiungeranno un’altezza massima di 4.5 metri. La “marea nera” intanto continua a espandersi, le immagini del satellite fotografano il movimento del carico riversato nelle acque cristalline.

Foto in copertina: Mobilisation Nationale Wakashio 

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