Usa 2020, Biden incassa la nomination. Bill Clinton: «Trump crollato come un castello di carte». Ocasio-Cortez esalta Sanders, ma su Twitter appoggia il candidato dem

Ufficiale la nomination democratica per l’ex presidente Usa, dopo l’investitura del roll call nel secondo giorno della convention dem. Pieno appoggio anche dell’ex presidente Clinton, travolto dalle polemiche per la nuova foto sul caso Epstein

Joe Biden ha ricevuto ufficialmente la nomination dal partito democratico come candidato per la sfida alla Casa Bianca. Nella seconda giornata della convention di Milwaukee, il roll call con l’appoggio dei delegati dai 57 Stati e territori Usa si è svolto concentrato in 30 minuti e, come per l’intera convention, tutto in virtuale. Biden ringrazia commosso con sua moglie Jill e dà appuntamento a domani 20 agosto per il suo intervento conclusivo. Ma è il giorno di altri interventi attesi, come quello dell’ex presidente Bill Clinton, subito travolto dalle polemiche sui social per una nuova foto che lo riporta vicino allo scandalo Epstein. E poi quello della giovane deputata Alexandria Ocasio-Cortez, che ha potuto parlare per un solo minuto, nonostante le proteste di diversi delegati.


Bill Clinton

Nei cinque minuti concessi a Bill Clinton, l’attacco è tutto contro Donald Trump e la sua gestione della pandemia: «Non vogliamo un presidente che crolla come un castello di carte durante una crisi», ha detto l’ex presidente che ha ricordato come gli Stati Uniti siano stati «l’unico Paese industrializzato ad aver triplicato» il tasso di disoccupazione durante la pandemia.


È nel confronto tra Biden e Trump che Clinton punta il suo appello a sostenere il candidato dem: «Il nostro partito è unito nell’offrirvi una scelta molto diversa: un presidente che va al lavoro, un uomo semplice, che porta a termine quello che fa. Un uomo con una missione: assumersi le responsabilità, non scaricare le colpe, concentrato, non distratto, che unisce, e non divide. La nostra scelta è Joe Biden». Un discorso diretto e semplice quello di Clinton, che mette in guardia da una possibile rielezione di Trump: «Se verrà rieletto, continuerà per altri quattro anni a dare colpe agli altri, a fare il bullo e a denigrare, mentre Joe Biden ricostruirà meglio».

Jill Biden

A concludere la seconda giornata della convention è stata l’aspirante first lady Jill, che ha parlato da una scuola nel Delaware senza mai nominare Trump. Jill lascia fuori la politica dal suo discorso, puntando tutto sull’aspetto più umano e personale. E ripercorrendo la tragedia che ha colpito la loro famiglia, con la morte del figlio Beau per un cancro al cervello, Jill Biden ha detto: «Come si ricostruisce una famiglia distrutta? Nello stesso modo in cui si ricostruisce un Paese. Con amore e comprensione, con piccoli atti di empatia. Con coraggio e con una fede irremovibile».

Nel suo messaggio di unità attorno a suo marito, Jill ha descritto Joe Biden come un uomo «deciso» e che «lavora per gli altri». Un uomo che farà «per le vostre famiglie quello che fa per la sua».

Alexandria Ocasio-Cortez

Intervenuta prima del roll call, la deputata dem ha scelto di spendere il suo minuto per sostenere simbolicamente la candidatura, poi ritirata, di Bernie Sanders, riuscito a creare un «movimento storico per risanare la nostra democrazia». Un movimento, ha aggiunto, che punta a un futuro migliore «che garantisca una maggiore istruzione, assistenza, e ripari le ferite dell’ingiustizia razziale, la misoginia e l’omofobia, un movimento che riequilibri un’economia che moltiplica le disparità».

È su Twitter che poi Ocasio-Cortez prova a smorzare possibili polemiche per il mancato appoggio diretto a Biden, spiegando di aver semplicemente seguito le regole della convention ma di non aver dubbi sul sostegno all’ex presidente Usa: «Le mie profonde congratulazioni a Joe Biden, ora andiamo a vincere a novembre». In un altro tweet ha aggiunto più diretta: «Non vedo l’ora di combattere insieme a Joe Biden per il nostro futuro e per riprenderci la nostra democrazia a novembre».

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