Viviana Parisi, trovati resti ossei e tracce di indumenti: «al 99%» appartengono a Gioele

Il ritrovamento di uno dei volontari ha fatto scattare l’allarme tra le squadre di ricerca

Se gli sviluppi delle indagini sulle cause che hanno portato alla morte di Viviana Parisi e alla scomparsa di Gioele si raccolgono con il contagocce, è invece una fiumana di gente quella che si è riversata a Caronia la mattina del 19 agosto. E proprio una segnalazione da parte di uno dei partecipanti ha fatto scattare l’allarme: secondo le prime indiscrezione, il volontario avrebbe rinvenuto alcuni resti ossei e tracce di indumenti nell’area boschiva vicino all’autostrada. Una di queste sembrerebbe compatibile con la magliettina rossa indossata da Gioele. Il procuratore Angelo Cavallo e le squadre di ricerca sono andati sul posto per verificare quanto rinvenuto. I resti degli indumenti verranno poi mostrati ai familiari per un’ulteriore verifica. Per gli uomini che coordinano le ricerche i resti ossei e la maglietta appartengono al piccolo «al 99%».


Le ricerche dei volontari

Familiari, conoscenti e semplici volontari hanno raccolto la richiesta del padre del bambino di 4 anni, scomparso lo scorso 3 agosto, e hanno iniziato a dare una mano per trovare Gioele. Daniele Mondello, anche lui al “campo base” della cittadina nel Messinese, si dice sicuro: «Viviana non avrebbe mai ucciso Gioele. Inoltre non aveva paura dei cani». Il tentativo del marito della vittima è di allontanare alcune delle ipotesi in auge negli ultimi giorni, ovvero quella dell’omicidio-suicidio commesso dalla madre e quella della fuga disperata da alcuni cani lasciati liberi nelle campagne di Caronia. «Dobbiamo trovarlo», continua a ripetere Mondello che, per l’ennesimo giorno dalla scomparsa del figlio, perlustra la zona con parenti e amici di famiglia. Oggi il numero di persone che pattuglia la zona è cresciuto grazie all’appello dell’uomo: se ne contano circa cento. Mariella Mondello, sorella del padre di Gioele, dice alla stampa: «I volontari ci raggiungeranno appena si coordineranno con le persone del posto che conoscono la zona». Uno di loro dichiara: «Siamo venuti perché siamo padri di famiglia e siamo sensibili a questo caso». Un altro: «Speriamo di trovare Gioele e che questo mistero venga finalmente risolto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte». Nel frattempo, proseguono le ricerche ufficiali condotte da vigili del fuoco, carabinieri, finanza, polizia e protezione civile. Da oggi le squadre sono aiutate anche da uomini dell’esercito che perlustreranno le campagne con l’ausilio di cani e droni.


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