L’ex spin doctor di Donald Trump è nei guai: le autorità di New York hanno arrestato Steve Bannon con l’accusa di frode insieme ad altre tre persone. Al centro dell’inchiesta c’è la raccolta fondi “We Build The Wall”, ovvero un crowdfunding per sostenere la costruzione di un muro lungo la frontiera con il Messico, con il quale sono stati raccolti online più di 25 milioni di dollari. Bannon avrebbe ricevuto dall’organizzazione oltre un milione di dollari, parte dei quali usati per sostenere le sue spese personali.
«Hanno frodato centinaia di migliaia di finanziatori capitalizzando sul loro interesse a finanziare la costruzione del muro al confine e sotto la falsa pretesa che i fondi sarebbero stati spesi per la costruzione», affermano le autorità. Ma le accuse per l’ex chief strategist del presidente degli Stati Uniti e gli altri tre soggetti coinvolti sono ancora più gravi, perché «non solo hanno mentito ai finanziatori» della campagna, ma «li hanno truffati nascondendo» l’uso reale dei fondi, molti dei quali andati a finanziare il loro stile di vita, aggiungono le autorità.
Leggi anche:
- «Brother Salvini» ma non solo: gli amici italiani di Steve Bannon
- Steve Bannon riapre la scuola sovranista in Italia: «Pechino vuole il dominio del mondo, Di Maio non l’ha capito»
- Niente da fare per la scuola sovranista di Bannon, Franceschini conferma: «Revoca della concessione dell’Abbazia di Trisulti»
- Inchiesta Bannon, la Digos da Report: «Cercano documenti sulla scuola sovranista»
- Sloggiata la scuola sovranista di Steve Bannon: concessione revocata per la Certosa di Trisulti
- Il figlio di Arata, che portò Salvini (e Siri) da Bannon, è stato assunto a Palazzo Chigi