Speranza: «Avremo poche dosi di vaccino: dovrebbe essere gratuito. Priorità a operatori sanitari e anziani nelle Rsa»

Si dice ottimista il ministro della Salute sul prossimo futuro della pandemia, nonostante ammette al Corriere della Sera che «non sarà un autunno facile» che andrà «gestito con la massima cautela»

A rendere fiducioso Roberto Speranza sui prossimi mesi di pandemia è innanzitutto il lavoro in corso sul vaccino contro il Coronavirus, che secondo il ministro della Salute dovrebbe essere gratuito e arrivare entro la fine del 2020, così come prevede il contratto con la società AstraZeneca che lo sta sperimentando allo Spallanzani di Roma. «All’inizio avremo poche dosi – dice Speranza – due o tre milioni», da somministrare «prima agli operatori sanitari e agli anziani con patologie, in particolare nelle Rsa»


Lockdown e riapertura delle scuole

Esclude l’ipotesi di un nuovo lockdown, come accaduto nei primi tre mesi della pandemia, anzi questo per Speranza è il momento di riaprire, a cominciare dalla scuola, sulla quale chiede di interrompere la campagna elettorale che si sta consumando. Restano i dubbi, però, su quanti casi positivi sono stati messi in conto con il ritorno di docenti e studenti in classe, con il premier Giuseppe Conte che ne stima circa 50 mila: «Non ci sono stime – chiarisce Speranza – ma sarebbe sconsiderato immaginare che non Italia non ci saranno casi positivi». L’auspicio del ministro è che ce ne siano il meno possibile, se verranno rispettate le regole: «Mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani».


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