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Scuola, pronti via: in Trentino un bimbo positivo in un asilo nido. A Crema ferma una classe: un alunno aveva febbre a casa

08 Settembre 2020 - 11:07 Redazione
Nella provincia di Cremona i genitori del bambino hanno avvertito la scuola della febbre del bambino prima di uscire di casa. A Trento 6 bambini e 2 educatrici in quarantena

Lo aveva detto anche la ministra Lucia Azzolina: la scuola non è un luogo fatato. E infatti, a pochi giorni dalla ripresa della didattica in presenza, scattano i primi protocolli anti Coronavirus. Oggi, 8 settembre, si sono segnalati altri due casi: uno sospetto in una scuola materna di Cremona, uno accertato in un nido del Trentino-Alto Adige.

Crema

A far scattare il protocollo in una scuola a Crema, in provincia di Cremona, è stata la febbre di un bambino. Prima dell’uscita di casa verso scuola i genitori hanno avvertito l’istituto della temperatura del bambino (solo qualche linea di febbre, come riporta un quotidiano locale).

Tutta la classe è stata subito lasciata a casa. In attesa dell’esito del tampone, gli altri bambini saranno tenuti a casa in via precauzionale. Se il tampone risulterà negativo torneranno in classe, mentre se sarà positivo bisognerà prendere in considerazione tempi più lunghi di quarantena.

Trentino

Gli asili nido in Trentino hanno riaperto la scorsa settimana, a inizio settembre. Già da ora, però, a quattro giorni dalla riapertura, si è individuato il primo bambino positivo alla Covid-19: il caso riguarda una struttura di Pergine Valsugana, Il Bucaneve.

Il sindaco del paese, Roberto Oss Emer, ha fatto sapere che il piccolo (di 2 annni) è risultato positivo dopo un controllo in ospedale. Attualmente sono in quarantena altri 6 bambini e 2 educatrici che lo hanno accudito durante i primi giorni.

In un post su Facebook, il sindaco scrive: «Sarà necessario porre in quarantena e sottoporre a tampone altri 5 bambini che sono inseriti nella stessa sezione dell’asilo nido che aveva frequentato peraltro senza alcun sintomo fino a venerdì».

Per quanto riguarda invece le altre sezioni, nessuna procedura verrà attivata, considerando che i bambini «non hanno avuto contatti e non sono evidenziati problemi sanitari». La scuola, dunque, resterò aperta.

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