Processo Ruby, Emilio Fede affidato in prova ai servizi sociali. Stop ai domiciliari, potrà uscire durante il giorno

Condannato in via definitiva lo scorso aprile a 4 anni e 7 mesi, ha scontato finora ai domiciliari 10 mesi. Il suo legale: «Abbiamo ottenuto il massimo possibile»

L’ex direttore del Tg4 Emilio Fede verrà affidato ai servizi sociali. Condannato in via definitiva lo scorso aprile a 4 anni e 7 mesi di reclusione per il caso Ruby bis, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Milano l’affidamento in prova ai servizi, concludendo così il periodo di detenzione domiciliare. Tra polemiche e dibattiti, lo scorso giugno, il quasi novantenne ex direttore fu arrestato a Napoli per evasione dagli arresti domiciliari. Da oggi Emilio Fede potrà tornare a uscire di casa dalle 6.30 alle 22 e girare in Lombardia, mentre per poter uscire fuori dalla Regione gli occorrerà un’autorizzazione specifica. Scontati finora 10 mesi, Fede dovrà completare in questo modo i 4 anni della pena. La condanna, arrivata nella scorsa primavera, era stata comminata per il reato di favoreggiamento della prostituzione nelle serate a Villa San Martino ad Arcore, per le quali Fede era accusato anche di tentativo di induzione. La decisione del procuratore generale Antonio Lamanna è arrivata dopo l’udienza svoltasi ieri nell’aula dedicata ai procedimenti della Sorveglianza, alla quale Fede si è presentato accompagnato dal suo legale. «Abbiamo ottenuto il massimo possibile», ha commentato l’avvocato Salvatore Pino, esprimento soddisfazione anche da parte del suo assistito.


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