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Coronavirus, il rapporto Gimbe: casi quadruplicati rispetto a fine luglio. Cartabellotta: «Giocare d’anticipo per contenere la seconda ondata»

24 Settembre 2020 - 12:34 Redazione
Aumentano del 17% i pazienti ricoverati con sintomi e del 18,9% quelli in terapia intensiva. Tornano a salire anche i decessi, da 70 a 105

Le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia sono quasi quadruplicate rispetto a fine luglio, passando da 12.482 a 45.489. Aumentano del 17% i pazienti ricoverati con sintomi da Covid-19, da 2.222 a 2.604. Crescono del 18,9% quelli in terapia intensiva, da 201 a 239, 38 in più. Tornano a salire anche i decessi, passati da 70 a 105. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che confronta i dati del periodo 16-22 settembre con quelli della settimana alla precedente.

GIMBE | I dati Regione per Regione del monitoraggio 16-22 settembre

L’aumento di ospedalizzazioni e casi gravi segue il generale aumento dei contagi. Dal 16 al 22 settembre si registra un incremento del 10,9% nel trend dei nuovi casi, da 9.837 a 10.907 a fronte di un lieve aumento dei casi testati (+4%). In particolare, la percentuale dei ricoverati con sintomi sui casi attivi va dal 2,4% della Provincia autonoma di Trento al 9,7% della Liguria. Le regioni con più pazienti ricoverati con sintomi si concentrano in Lazio (482), Campania (360) e Lombardia (294). Quelli dei pazienti in terapia intensiva in Lombardia (34), Lazio (31), Campania (23).

«Se è vero che rispetto ad altri paesi europei – spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – manteniamo ancora un vantaggio rilevante grazie ad un lockdown più tempestivo, intenso e prolungato e a riaperture più graduali, non è il caso di adagiarsi sugli allori, ma bisogna giocare d’anticipo per contenere la seconda ondata ed evitare sovraccarichi del sistema sanitario». In questo senso, sottolinea Gimbe, è cruciale il potenziamento del testing, un’ampia copertura della vaccinazione antinfluenzale, una rigorosa aderenza alle misure raccomandate e massima protezione di soggetti fragili.

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