«Incivili sporcano Palermo» e il sindaco pubblica i volti su Facebook: «Ho deciso di dar loro un po’ di notorietà»

di Fabio Giuffrida

Altro che censura, i loro volti finiscono direttamente sui social. Nessuno sconto. Chi sbaglia, paga. Ecco la battaglia del sindaco Leoluca Orlando

La battaglia del sindaco di Palermo Leoluca Orlando è appena cominciata. Una battaglia contro «gli incivili», contro coloro che sporcano e deturpano il paesaggio, coloro che danneggiano l’immagine del capoluogo siciliano e non hanno alcun rispetto dell’ambiente. C’è chi danneggia la stazione del bike sharing cittadino, chi smaltisce i rifiuti ingombranti in modo irregolare. E i loro volti, complici le telecamere di videosorveglianza, adesso sono finiti sulla pagina Facebook del sindaco.


FACEBOOKLEOLUCA ORLANDO | Un uomo che danneggia le bici a Palermo
FACEBOOKLEOLUCA ORLANDO | Stazione del bike sharing danneggiata a Palermo

Nessuno sconto. Chi sbaglia, paga. E finisce sui social del sindaco. Senza censura. Il primo cittadino di Palermo parla di una «minoranza di incivili e criminali, a volte isolati, a volte organizzati che agiscono nell’ombra della notte o in pieno giorno». Visibili sono, invece, i danni che arrecano alla città.


FACEBOOKLEOLUCA ORLANDO | Gli incivili che gettano rifiuti ingombranti per strada
FACEBOOKLEOLUCA ORLANDO | Un uomo che scarica rifiuti dalla sua auto

«Da oggi ho deciso di dar loro un po’ di notorietà. E alla maggioranza palermitana che si indigna e vuole aiutare le istituzioni e le forze dell’ordine rivolgo l’invito a denunciare. Chi vuole, può inviare i suoi video e le sue foto a [email protected]», ha concluso Leoluca Orlando. E, infatti, nel giro di poche ore, sono state pubblicate quattro segnalazioni su Facebook.

«Sono cosciente del fatto che sia una misura estrema – afferma Orlando – ma, francamente, non se ne può più. Una minoranza di palermitani incivili e criminali che danneggia il decoro e l’igiene della città e i suoi servizi non può costringere la Polizia municipale e le aziende a interventi h24 o a un controllo della città centimetro per centimetro. Non può esserci un agente di polizia per ogni cittadino, non può esserci uno spazzino per ogni cittadino. Chi ha scelto di stare dalla parte dell’illegalità e dell’inciviltà si assume da oggi la responsabilità di “metterci la faccia” davanti ai suoi concittadini. E se qualcuno ha voglia di denunciarmi faccia pure, non vedo l’ora d’incontrarli in un’aula di Tribunale».

Foto in copertina: FACEBOOK/LEOLUCA ORLANDO

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