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Michela Giraud: «Str***a solo sul palco, quando invecchio farò come Mina» – La video intervista

19 Ottobre 2020 - 11:31 Giulia Marchina
Anni di gavetta passati a fare spettacoli «in posti che manco credevo esistessero». Poi il successo. Parla la vincitrice del Premio Satira 2020

Nata nel 1987 a Roma, Michela Giraud è uno dei volti più incisivi della stand up comedy italiana. Figlia artistica di Saverio Raimondo, «che è il mio mentore», a vederla nel privato è capace di ribaltare totalmente l’immagine che restituisce quando invece è davanti alla telecamera. In video è brutale, cattiva, capace come pochi di andare sul personale incalzando i malcapitati con battute che «m’hanno pure creato qualche problema». A volte. Come quando, alla fine di uno spettacolo, un uomo le ha urlato dalla platea: «T’aspetto fuori».

Giraud è il suo cognome, come quello del bisnonno cui è dedicato lo stadio di Torre Annunziata. Una famiglia di sportivi, la sua, con lo zio che ha doppiato in barca a vela Capo Horn. Lei, invece, dopo aver tentato con tutte le sue forze di evitare la carriera “d’artista”, con cui riesce «a campare serenamente solo da un anno», ha dovuto cedere. A nulla sono valsi i lavaggi di capo della famiglia che «la carriera artistica non la puoi fare». E quindi studia. Studia all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, dove nel 2015 si laurea in studi storico artistici.

Da lì, però, la carriera non è stata affatto tutta in discesa. «Ho fatto davvero la gavetta. Negli anni passati mi sono trovata a fare live in posti che neanche pensavo esistessero. Andavo in giro con le valigie rotte, in alberghi coi bagarozzi. M’è capitato di tutto, ho dovuto sudarmi quello che ho». Risultati che poi sono arrivati, come il Premio per la Satira 2020, «che tengo in una bacheca insieme a tutti gli altri vinti in tutto questo tempo». Insomma, non come il mentore Raimondo che, invece, quello stesso premio lo conserva gelosamente in bagno.

Per Giraud il pubblico ha avuto paura ad abbracciare la stand up comedy. Non è un tipo di comicità destinata alla prima serata in chiaro, deve rimanere di nicchia, nei live. E di una cosa è certa: continuerà questa vita per sempre, e a un certo punto farà un po’ come Mina. «Mi ritirerò a Lugano, due gorgheggi ogni tanto e quando è necessario. Così si campa».

Contributo video in copertina: YOUTUBE, Comedy Central

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