Grecia, ordinata la carcerazione del leader di Alba Dorata

Il 7 ottobre la corte d’Appello di Atene ha messo al bando la formazione xenofoba dopo averla dichiarata organizzazione criminale

Dopo la condanna a 13 anni di reclusione avvenuta la scorsa settimana, la corte penale di Atene ha ordinato la carcerazione del leader di Alba Dorata, Nikos Michaloliakos, e di altre sei membri dell’organizzazione neonazista con pene che vanno dai 10 ai 13 anni di prigione. Condanne anche per una cinquantina di quadri e membri della formazione xenofoba dopo un processo durato cinque anni e mezzo. Il tribunale ha rigettato la richiesta di sospensione delle condanne presentata dalla difesa dei leader dell’organizzazione. Tuttavia, una sospensione è stata concessa a 12 dei 51 imputati tra cui l’ex parlamentare Michail Arvanitis, Eleni Zaroulia, Chrysovalantis Alexopoulos, Stathis Boukouras e Dimitris Koukoutsis.


L’exploit del 2012

Alle elezioni del 2012 il partito aveva conquistato il 7% dei voti, riuscendo a portare 18 deputati in parlamento. Dalla sua nascita negli anni ’80 il partito, ha confermato la giustizia greca, è stato responsabile di diversi crimini, tra cui l’omicidio del rapper Pavlos Fyssas, in arte Killa P, per cui è stato condannato all’ergastolo un altro membro del partito, Yorgos Roupakias.


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